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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Pomodori da sugo, a bagno in acqua in attesa di essere lavorati. Ancora oggi la preparazione delle conserve di salsa è una tradizione osservata da moltissime famiglie salentine.
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  • Il pozzo interno alla Chiesa di San Paolo a Galatina, dove, secondo la tradizione, sgorgava dell'acqua che aveva il potere di guarire quanti venivano morsi da aracnidi come le tarantole (in dialetto, tarante). 25/03/2010 (PH Gabriele Spedicato)..Il tarantismo o tarantolismo è considerato un fenomeno isterico convulsivo. In base a credenze ampiamente diffuse in antichità nell'area mediterranea ed in epoca più recente nell'Italia meridionale, sarebbe provocato dal morso di ragni. Tale quadro psico-patologico è caratterizzato una condizione di malessere generale e una sintomatologia psichiatrica vagamente assimilabile all'epilessia o all'isteria. I sintomi sarebbero offuscamento dello stato di coscienza e turbe emotive.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Un carabiniere incuriosito dalla mia presenza, fotografato durante la processione in onore della Santa protettrice del paese di Mesagne (Br), la Madonna del Carmine. La foto è stata scattata il 15-07-2010.
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  • Queste signore rappresentano la confraternita del 3° ordine Carmelitano.  La foto è stata scattata nella chiesa dell'Arcangelo Michele durante la celebrazione della messa in onore della Santa Protettrice, il 15-07-10
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  • I riti della Settimana Santa a Taranto
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  • I riti della Settimana Santa a Taranto, processione dei Misteri.
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  • Francavilla Fontana 09/04/2009 giorno del venerdì Santo, nel paese si svolgono le processioni a cui partecipano le diverse Congreghe. Uomini incappucciati detti "Pappamusci" girano a coppie per la città, giorno e notte. La sera si svolge la processione dei Misteri dove penitenti scalzi e incappucciati trascinano pesanti travi a croce.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • La statua della Madonna fà il suo ingresso nel centro storico del paese di Mesagne (Br).Dopo aver consegnato le chiavi alla Vergine, la statua della Madonna del Carmine lascia la piazza principale di Mesagne (Br) e viene portata verso la chiesa Matrice, passando attraverso la porta principale del paese entrando nel centro storico.Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • Fuochi d'artificio durante la celebrazione in onore della Santa protettrice del paese di Mesagne (Br).Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • In questa foto vediamo l'arrivo della Statua della Madonna Del Carmine nella piazza principale del paese di Mesagne (Br) e posizionata sulla cassa armonica. Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • I parroci e i fedeli si accingono ad uscire dalla chiesa e si preparano all'uscita della Madonna del Carmine che sarà portata in processione verso la chiesa matrice. La foto è stata scattata a Mesagne il 15-07-10.
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  • Masseria Picoco - Si trova in località Picoco sulla strada tra Ceglie Messapico e Martina Franca. Rappresenta uno dei più antichi insediamenti della Puglia: una cittadella di trulli in agro di Ceglie Messapica. La zona nel maggio 2009 è stata presa di mira da vandali che hanno smontato e portato via le pietre che compongono il tetto dei trulli. Il complesso è recintato in gran parte soltanto con bassi muretti a secco. Il complesso risale ai primi dell'ottocento e dopo una ristrutturazione terminata quarant'anni fa è diventata una importante attrazione turistica della zona.
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  • Ballerina e musicisti del gruppo musicale di Pizzica "Arakne Mediterranea" durante un concerto a "Castello Monaci" nei pressi di Salice Salentino in provincia di Lecce. (30/05/2010 PH Gabriele Spedicato)..dancer and musicians of band "Arakne Mediterranea" during the concert in "Castello Monaci" near Salice Salentino, a Town in province of Lecce. (30/05/2010 PH Gabriele Spedicato)..La pizzica, o, detta nella sua forma più tradizionale pizzica pizzica, è una danza popolare attribuita oggi particolarmente al Salento, ma in realtà era praticata sino agli anni '70 del XX sec. in tutta la Puglia centro-meridionale e in Basilicata..Fa parte della grande famiglia delle tarantelle, come si usa chiamare quel variegato gruppo di danze diffuse dall'Età Moderna nell'Italia meridionale.
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  • Un gruppo di spettatori viene coinvolto a ballare con le ballerine del gruppo musicale di Pizzica "Arakne Mediterranea" durante un concerto a "Castello Monaci" nei pressi di Salice Salentino in provincia di Lecce. 30/05/2010 (PH Gabriele Spedicato)..People dancing with the dancers of "Arakne Mediterranea"during the concert in "Castello Monaci" near Salice Salentino, a Town in province of Lecce.30/05/2010 PH Gabriele Spedicato..La pizzica, o, detta nella sua forma più tradizionale pizzica pizzica, è una danza popolare attribuita oggi particolarmente al Salento, ma in realtà era praticata sino agli anni '70 del XX sec. in tutta la Puglia centro-meridionale e in Basilicata..Fa parte della grande famiglia delle tarantelle, come si usa chiamare quel variegato gruppo di danze diffuse dall'Età Moderna nell'Italia meridionale.
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  • Gente del pubblico viene coinvolta a ballare con una ballerina del gruppo musicale di Pizzica "Arakne Mediterranea" davanti ad una piccola spettatrice durante un concerto a "Castello Monaci" nei pressi di Salice Salentino in provincia di Lecce. 30/05/2010 (PH Gabriele Spedicato)..People dancing with the dancers of "Arakne Mediterranea" during the concert in "Castello Monaci" near Salice Salentino, a Town in province of Lecce. 30/05/2010 PH Gabriele Spedicato..La pizzica, o, detta nella sua forma più tradizionale pizzica pizzica, è una danza popolare attribuita oggi particolarmente al Salento, ma in realtà era praticata sino agli anni '70 del XX sec. in tutta la Puglia centro-meridionale e in Basilicata..Fa parte della grande famiglia delle tarantelle, come si usa chiamare quel variegato gruppo di danze diffuse dall'Età Moderna nell'Italia meridionale
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  • Francavilla Fontana 09/04/2009 giorno del venerdì Santo, nel paese si svolgono le processioni a cui partecipano le diverse Congreghe. Uomini incappucciati detti "Pappamusci" girano a coppie per la città, giorno e notte. La sera si svolge la processione dei Misteri dove penitenti scalzi e incappucciati trascinano pesanti travi a croce.
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  • Francavilla Fontana 09/04/2009 giorno del venerdì Santo, nel paese si svolgono le processioni a cui partecipano le diverse Congreghe. Uomini incappucciati detti "Pappamusci" girano a coppie per la città, giorno e notte. La sera si svolge la processione dei Misteri dove penitenti scalzi e incappucciati trascinano pesanti travi a croce.
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  • Leverano (LE) - All'uscita di Leverano, sul muro esterno di una masseria abbandonata c'è una cappelletta, una nicchia utilizzata ancora oggi per il culto (a giudicare dalla presenza di lumini e piante recenti). La cappella è attraversata da una crepa molto profonda.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Dopo aver consegnato le chiavi alla Vergine, la statua della Madonna del Carmine lascia la piazza principale di Mesagne (Br) e viene portata verso la chiesa Matrice, passando attraverso la porta principale del paese e ntrando nel centro storico.Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • Un carabiniere che assiste allo spettacolo pirotecnico in onore della Madonna del Carmine a Mesagne (Br).Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • Un carabiniere ed un poliziotto fotografati a Mesagne (Br) durante la festa in onore della Madonna del carmine.Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • Ogni 15, 16, e 17 di luglio si festeggia a Mesagne (Br) la Madonna del Carmine, santa protettrice del paese. In fatti la storia narra che la Vergine abbia salvato la popolazione da un terribile terremoto nel 1700 circa. .Questa foto ritrae la processione che porta la statua della madonna verso la chiesa matrice. La foto è stata scattata il 15-07-2010.
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  • Ogni 15, 16, e 17 di luglio si festeggia a Mesagne (Br) la Madonna del Carmine, santa protettrice del paese. In fatti la storia narra che la Vergine abbia salvato la popolazione da un terribile terremoto nel 1700 circa. Questa foto ritrae i preti che sfilano in fila su i due lati della strada durante la processione che porta la statua della madonna verso la chiesa matrice. La foto è stata scattata il 15-07-2010.
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  • Questo giovane chirichetto porta con sè le chiavi del paese da offrire alla santa protettrice del paese per aver salvato la popolazione dal terremoto del 1700 circa. La foto è stata scattata durante la processione della Madonna del Carmine il 15-07-2010 a Mesagne (Br).
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  • Il 15, 16, 17 luglio di ogni anno si festeggia a Mesagne (Br) la Madonna del Carmine, protettrice del paese. In questa foto, alcuni fedeli posizionano la statua della Vergine su un carrello per portarla in processione.
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  • Questa fedele appartine al 3° ordine Carmelitano. Appartengono a quest'ordine solo le donne, e si riconoscono dallo stemma che portano esposto raffigurante la protettrice di Mesagne, la Madonna del Carmine. La foto è stata scattata nella chiesa dell'Arcangelo Michele durante la celebrazione della messa in onore della Santa Protrettrice, il 15-07-10
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  • Fedeli all'uscita dalla chiesa dell'Arcangelo Michele, situata in Mesagne (Br), che offrono pochi spiccioli a delle ragazzine rom. La foto è stata scattata durante la celebrazione della Madonna del Carmine protettrice del paese, il 15-07-2010.
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  • Una veduta del corridoio che porta verso la sacrestia della Chiesa dell'Arcangelo Michele. La chiesa si trova a Mesagne in provincia di Brindisi.  La Chiesa risale al 1305, venne costruita su ambiente ipogeo e dedicata all'Arcangelo Michele. In oltre subì delle trasformazioni durante il XVIII e XIX sec.
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  • Tutto è pronto fuori dalla Chiesa dell'Arcangelo Michele situata a Mesagne in provincia di Brindisi, per la celebrazione della festa della Madonna del Carmine. La storia racconta che la Vergine abbia salvato la popolazione di Mesagne dal terribile terremoto che colpì il paese nel 1743. Da quel momento la Madonna del Carmine diventò la protettrice di mesagne. La festa viene celebrata nei giorni 15, 16 e 17 luglio. Quello che si vede nella foto è il carrello che accompagnerà la Vergine in processione verso la Chiesa Matrice.
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