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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Il Teatro Comunale di Barletta è intitolato al direttore artistico barlettano Giuseppe Curci che ne curò la direzione artistica dal 6 aprile 1872, data di inaugurazione del teatro, fino alla sua morte avvenuta il 5 agosto 1877. Il teatro, inizialmente intitolato a San Ferdinando, fu acquistato dal Comune nel 1864, a seguito di un parziale crollo, dal momento che la società proprietaria non aveva le risorse finanziarie per restaurarlo. Per il restauro il Comune decise di procedere all'abbattimento e successiva ricostruzione. Il progetto è del 1866 ad opera di tale signor Anaclerio; la direzione lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico della città, e nel 1868 ebbero inizio i lavori che si conclusero nel 1872..
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Lecce - Teatro Paisiello. Indirizzo: Via Palmieri 72 - Lecce..L'originaria struttura Teatro Paisiello fu inaugurata nel 1758 in onore del musicista tarantino Giovanni Paisiello. Nel 1867 fu donato al comune di Lecce, che ritenne gli spazi culturali dell'arena non adatti ai fini intellettuali della città tanto da ordinarne la totale ricostruzione. Il Teatro Paisiello fu riaperto, quindi, nel 1870, in contemporanea con le celebrazioni nazionali per la nascita della capitale d'Italia. Dal punto di vista artistico si possono ammirare nel peristilio i busti in marmo di Giovanni Paisiello e di Leonardo Leo, importante musicista salentino, originario di San Vito dei Normanni. Chiuso per Restauri nell'ultimo decennio del Novecento, è attualmente uno dei teatri più attivi e importanti della provincia di Lecce.
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Nel centro storico di Barletta sorge il teatro comunale Curci
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  • Entrata del teatro nuovo "G.Verdi" di Brindisi
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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  • Manifatture Knos, via vecchie frigole, Lecce.Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull'autonomia artistica e organizzativa.?Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all'associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L'associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz..Dal Settembre 2008 all'Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l'insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell'Apulia Film Commission.?Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell'ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell'editoria, dell'infanzia, delle arti applicate, del design, dell'arte contemporanea, della progettazione partecipata.?In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali - a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago d
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