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  • Cabina telefonica distrutta e resti di ogni tipo in un corridoio interno dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Il cancello di ingresso dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • L'ingresso della toilette delle donne all'interno dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Sporcizia di vario tipo e un "Vietato Fumare" sul pavimento all'interno dei locali dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Dettaglio di un vetro in frantumi della porta d'ingresso dall'interno di uno dei locali dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Resti di mobilio in uno dei locali al primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Una bacheca in una stanza all'interno dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso, utilizzata per appendere le chiavi delle stanze. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • L'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso, visto da dietro la cancellata d'ingresso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Vista del paesaggio circostate la strada statale sul restro dei locali al primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Vista del paesaggio da una delle finestre nei locali al primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • La pianta in scala all'interno dei locali dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • La rampa di scale che collega il piano terra e il primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Dettaglio dell'ingresso principale dall'interno dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Vista mare da una delle finestre nei locali al primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Un poster di "Tommy Vee", protagonista della quarta edizione del "Grande Fratello" nel 2004, attaccato sui resti di un mobile in uno dei locali al primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Cuscini, scatole e giocattoli di vario tipo abbandonati in uno dei locali al primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Resti di mobilio e di vario tipo in uno dei locali al primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • L'ingresso principale dall'interno dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Una cartolina sul marmo di una finestra con vista mare al primo piano dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Locali interni abbandonati e ormai in rovina dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE). 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Facciata dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • Una sedia abbandonata in mezzo alla sporcizia sulle scale all'interno dei locali dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota la facciata: essa "Ë tagliata orizzontalmente da un architrave spezzato di stile barocco. Sui tronconi sono adagiati due angeli che guardano il rettangolo del finestrone centrale sul quale campeggia la statua in pietra di san Cataldo. In basso si apre l'ampio portale sulla cui trabeazione Ë incastonato lo stemma dell'arcivescovo Stella..Sulle due fasce laterali suddivise in campi rettangolari si trovano quattro nicchie contenenti le statue di san Pietro apostolo e san Marco poste in basso ai lati del portale, e di san Rocco e sant'Irene in quelle superiori. Le nicchie sono sormontate da medaglioni culminanti a conchiglia. Il finestrone Ë contornato da ornamentazioni floreali ed affiancato da due colonne tortili. Due angioletti adoranti fiancheggiano la statua di san Cataldo che sormonta il finestrone. Sull'architrave del grande portale Ë scolpito lo stemma dell'arcivescovo Stella che promosse la realizzazione dell'opera (Fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Catte
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota la facciata: essa "Ë tagliata orizzontalmente da un architrave spezzato di stile barocco. Sui tronconi sono adagiati due angeli che guardano il rettangolo del finestrone centrale sul quale campeggia la statua in pietra di san Cataldo. In basso si apre l'ampio portale sulla cui trabeazione Ë incastonato lo stemma dell'arcivescovo Stella..Sulle due fasce laterali suddivise in campi rettangolari si trovano quattro nicchie contenenti le statue di san Pietro apostolo e san Marco poste in basso ai lati del portale, e di san Rocco e sant'Irene in quelle superiori. Le nicchie sono sormontate da medaglioni culminanti a conchiglia. Il finestrone Ë contornato da ornamentazioni floreali ed affiancato da due colonne tortili. Due angioletti adoranti fiancheggiano la statua di san Cataldo che sormonta il finestrone. Sull'architrave del grande portale Ë scolpito lo stemma dell'arcivescovo Stella che promosse la realizzazione dell'opera (Fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Catte
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota il campanile: esso, innalzato nel XII secolo ivenne distrutto in seguito dal terremoto del 1456 e sostituito durante i lavori di restauro dello Schettini nel 1952 con l'attuale, che riprende le forme di quello pi? antico (fonte Wikipedia, citata).
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota il campanile: esso, innalzato nel XII secolo ivenne distrutto in seguito dal terremoto del 1456 e sostituito durante i lavori di restauro dello Schettini nel 1952 con l'attuale, che riprende le forme di quello pi? antico (fonte Wikipedia, citata).
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..
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