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  • Cartello che indica l'ingresso nel Parco Naturale di Porto Selvaggio - Ingresso Villa Tafuri - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista della scogliera di Porto selvaggio con la Torre dell'Alto sullo sfondo - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Scogliera di Porto Selvaggio - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Bagnanti a Porto Selvaggio - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Bagnanti a Porto Selvaggio - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Bagnanti sulla scogliera di Porto selvaggio con la Torre dell'Alto sullo sfondo - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista della scogliera di Porto selvaggio con la Torre dell'Alto sullo sfondo - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista della scogliera di Porto selvaggio con la Torre dell'Alto sullo sfondo. - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista della scogliera di Porto selvaggio con la Torre dell'Alto sullo sfondo - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista della scogliera di Porto selvaggio - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista della scogliera di Porto selvaggio con la Torre dell'Alto sullo sfondo - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • La discesa che conduce alla scogliera di Porto Selvaggio - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • La discesa che conduce alla scogliera di Porto Selvaggio - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Antica scalinata che da Torre dell'Alto conduce alla scogliera di Porto Selvaggio - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Porto Selvaggio vista dall'alto - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Porto Selvaggio vista dall'alto. Sulla sinistra il fotografo Alessandro Caniglia che ha partecipato al reportage - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista della scogliera di Porto selvaggio con la Torre dell'Alto sullo sfondo. La scogliera ha una particolare conformazione dovuta all'erosione del mare - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Torre dell'Alto - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista di Torre dell'Alto - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista di Torre dell'Alto - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista di Torre dell'Alto - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Vista di Torre dell'Alto - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Porto Cesareo (Lecce). Ogni mattina, tempo, mare e legislazione permettendo, sul lungomare della riviera di Ponente, proprio di fronte all'Isola dei Conigli, i pescatori del posto, dopo una notte in mare con le loro barche e pescherecci di legno, danno vita al caratteristico mercato del pesce fresco. © Massimiliano Manno
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  • Villaggio di pescatori a Porto Cesareo (LE)
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  • Villaggio di pescatori a Porto Cesareo (LE)
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  • Villaggio di pescatori a Porto Cesareo (LE)
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  • Villaggio di pescatori a Porto Cesareo (LE)
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  • Villaggio di pescatori a Porto Cesareo (LE)
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  • Villaggio di pescatori a Porto Cesareo (LE)
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  • Particolare di un muro di Villa Tafuri - Reportage fotografico di Alessandro Caniglia, Alessandro De Matteis e Dario Luceri - Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è situato lungo la costa ionica e ricade nel comune di Nardò (Lecce). Definito come "area di notevole interesse pubblico" già nel 1939, è stato effettivamente istituito come Parco nel 2004. I suoi limiti sono compresi tra la baia di Frascone (a nord) e la Torre dell'Alto (a sud). Ha una estensione complessiva di circa 1000 ettari.Porto Selvaggio è una delle zone tra le più incontaminate del litorale Ionico, con un paesaggio caratterizzato da una pineta di ca. 300 ettari e da una macchia mediterranea ricca di acacee e ginestre..Lungo la costa sono presenti molte cavità carsiche, con varie insenature, grotte sommerse.Per gli amanti della natura il paesaggio è estremamente suggestivo in ogni stagione: molto silenzioso e rilassante in autunno, inverno e primavera, ricco di colori e festoso in estate, con il canto delle cicale che accompagna i visitatori lungo i sentieri e di tratti di scogliera che portano fino alla spiaggia. Il mare limpido e azzurro, con un fondale ricco di flora e fauna marina, è spesso meta di numerosi subacquei.
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  • Torre Uluzzo nei pressi di Porto Selvaggio
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  • Scogliera nei pressi di Torre Uluzzo
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  • Pajara nei pressi di Torre Uluzzo. Le biciclette sono utilizzate dai turisti per i percorsi cicloturistici.
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Porto mercantile di Taranto, Aprile 2018
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  • Porto mercantile di Taranto, Aprile 2018
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  • Porto mercantile di Taranto, Aprile 2018
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  • Porto mercantile di Taranto, Aprile 2018
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  • Porto mercantile di Taranto, Aprile 2018
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  • Porto mercantile di Taranto, Aprile 2018
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