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  • Torre Mileto - panorama
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  • Trani è un comune italiano di 55.842 abitanti capoluogo insieme a Barletta ed Andria, della provincia di BAT (Barletta-Andria-Trani), in Puglia..È nota città d'arte per le bellezze artistiche ed architettoniche. La città è situata sulla costa adriatica 43 km a nord di Bari, ad un'altitudine di 7 metri sul livello del mare. .Riguardo alle sue origini, alcuni ritrovamenti archeologici (tracce di insediamenti abitativi dell'Età del Bronzo a Capo Colonna) attestano le sue origini preistoriche, ma le tracce più concrete arrivano non prima della conquista dei Romani. Dopo la caduta dell'Impero Romano iniziò in Puglia il periodo bizantino, caratterizzato da una pausa di dominazione longobarda e dalle minacce continue provenienti dal mare ad opera dei Saraceni. Fu comunque il Medioevo il periodo d'oro della città. Nel 1042 Trani venne scelta come sede di una delle dodici baronie in cui venne divisa la Contea di Puglia: assegnata al conte Pietro, venne espugnata solo diversi anni dopo. In questo periodo la città godette di un certo grado di autonomia, dovuto al controllo ormai formale da parte dei governatori bizantini e alle lotte di potere tra i diversi rami della famiglia Altavilla. Trani cadde definitivamente sotto il dominio normanno nel 1073, dopo 50 giorni di assedio, per mano di Roberto il Guiscard. Fu in questo periodo, corrispondente alla prima crociata, precisamente nel 1099, che nella città si iniziarono i lavori per la costruzione della cattedrale in onore del santo patrono San Nicola pellegrino, un giovane greco in viaggio verso Roma che morì a Trani, dopo diversi giorni di malattia ed alcuni miracoli, e canonizzato subito dopo a furor di popolo. Già allora aveva grande importanza il porto, che sarà in seguito punto di partenza e di ritorno di diverse crociate..
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  • Trani è un comune italiano di 55.842 abitanti capoluogo insieme a Barletta ed Andria, della provincia di BAT (Barletta-Andria-Trani), in Puglia..È nota città d'arte per le bellezze artistiche ed architettoniche. La città è situata sulla costa adriatica 43 km a nord di Bari, ad un'altitudine di 7 metri sul livello del mare. .Riguardo alle sue origini, alcuni ritrovamenti archeologici (tracce di insediamenti abitativi dell'Età del Bronzo a Capo Colonna) attestano le sue origini preistoriche, ma le tracce più concrete arrivano non prima della conquista dei Romani. Dopo la caduta dell'Impero Romano iniziò in Puglia il periodo bizantino, caratterizzato da una pausa di dominazione longobarda e dalle minacce continue provenienti dal mare ad opera dei Saraceni. Fu comunque il Medioevo il periodo d'oro della città. Nel 1042 Trani venne scelta come sede di una delle dodici baronie in cui venne divisa la Contea di Puglia: assegnata al conte Pietro, venne espugnata solo diversi anni dopo. In questo periodo la città godette di un certo grado di autonomia, dovuto al controllo ormai formale da parte dei governatori bizantini e alle lotte di potere tra i diversi rami della famiglia Altavilla. Trani cadde definitivamente sotto il dominio normanno nel 1073, dopo 50 giorni di assedio, per mano di Roberto il Guiscard. Fu in questo periodo, corrispondente alla prima crociata, precisamente nel 1099, che nella città si iniziarono i lavori per la costruzione della cattedrale in onore del santo patrono San Nicola pellegrino, un giovane greco in viaggio verso Roma che morì a Trani, dopo diversi giorni di malattia ed alcuni miracoli, e canonizzato subito dopo a furor di popolo. Già allora aveva grande importanza il porto, che sarà in seguito punto di partenza e di ritorno di diverse crociate..
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  • Veduta di Alessano
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  • Veduta di Alessano
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  • Veduta di Alessano
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  • Veduta di Alessano
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  • Veduta di Alessano
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  • Celle di San Vito (Cèlle de Sant Uite o Vite in lingua francoprovenzale) è un comune italiano di 177 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il comune, che è il meno popolato della regione, da secoli si caratterizza per l'uso della lingua francoprovenzale, assieme al limitrofo centro di Faeto, con il quale costituisce l'unica Minoranza francoprovenzale in Puglia.<br />
Il comune è arroccato sui contrafforti dell'Alta Valle del Celone, nella parte occidentale del Subappennino Dauno. sorge a 735 metri s.l.m.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Peschici è un comune italiano di 4.383 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano..Rinomata località balneare, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education.
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  • Celle di San Vito (Cèlle de Sant Uite o Vite in lingua francoprovenzale) è un comune italiano di 177 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il comune, che è il meno popolato della regione, da secoli si caratterizza per l'uso della lingua francoprovenzale, assieme al limitrofo centro di Faeto, con il quale costituisce l'unica Minoranza francoprovenzale in Puglia.<br />
Il comune è arroccato sui contrafforti dell'Alta Valle del Celone, nella parte occidentale del Subappennino Dauno. sorge a 735 metri s.l.m.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Peschici è un comune italiano di 4.383 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano..Rinomata località balneare, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education.
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  • Peschici è un comune italiano di 4.383 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano..Rinomata località balneare, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education.
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  • Peschici è un comune italiano di 4.383 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano..Rinomata località balneare, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education.
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  • Santa Maria di Leuca, marzo 2013.Il Messapia Hotel & Resort, complesso alberghiero 4 stelle situato a soli 800 metri dal mare in posizione panoramica, è armoniosamente inserito nello scenario naturale tipico della macchia mediterranea e si affaccia sullo splendido territorio di Santa Maria di Leuca. E' questa una località posta all'estremità più meridionale della penisola, laddove il mar Adriatico e lo Ionio s'incontrano, dapprima centro Messapico e successivamente un piccolo centro cittadino romano...L'hotel dispone di 110 unità abitative sapientemente suddivise tra camere di hotel e residence, con varie tipologie, atti a soddisfare le diverse esigenze...Le camere semplici ma confortevoli dispongono di  TV, minibar (riempimento su richiesta e a pagamento), aria condizionata, telefono, cassetta di sicurezza, bagno con doccia ed asciugacapelli, patio condiviso...Le Pajare, il verde della macchia mediterranea, i colori e i profumi rispecchiano gli elementi costitutivi che esprimono al meglio l'ambiente Ionico-Salentino, ed è in questo contesto che il Messapia Hotel ha fortemente voluto il ?Midollino? come materiale  per arredare le camere in maniera assolutamente semplice e funzionale avvalorando l'importanza dell'artigianato locale. Nelle camere d'hotel la decorazione posta sulla testata del letto riprende uno dei più antichi simboli Messapiaci e indica il Sole, il Mare e il Vento...Caratteristico e particolare è l'edificio che ospita la hall, il ristorante, la piscina di acqua di mare ed i principali servizi, la cui architettura ripropone, fedelmente, il motivo di una"masseria fortificata con torre"; una storica struttura Salentina anticamente utilizzata come sistema di difesa...La nuova gestione continuerà a valorizzare gli accoglienti servizi già presenti in struttura:  il centro benessere con trattamenti di puro piacere e relax proposti da esperte terapiste, un centro estetico qualificato, un parrucchiere, una zona green tra le pajare e gli uliveti secolari desti
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  • Salento, litoranea adriatica. Località Ciolo, frazione di Gagliano del Capo (Lecce)
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  • Salento, litoranea adriatica. Località Ciolo, frazione di Gagliano del Capo (Lecce)
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  • Vieste (Vist in dialetto viestano) è un comune italiano di 13.827 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
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  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
<br />
A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
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  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
<br />
A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
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  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
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  • Brindisi, vecchio Faro di Punta Riso, nei pressi dell'isola di S. Andrea
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  • Brindisi, vecchio Faro di Punta Riso, nei pressi dell'isola di S. Andrea
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  • Brindisi, vecchio Faro di Punta Riso, nei pressi dell'isola di S. Andrea
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  • Brindisi, vecchio Faro di Punta Riso, nei pressi dell'isola di S. Andrea
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  • Brindisi, vecchio Faro di Punta Riso, nei pressi dell'isola di S. Andrea
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  • Brindisi, vecchio Faro di Punta Riso, nei pressi dell'isola di S. Andrea
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  • Roseto Valfortore è un comune italiano di 1.336 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il paese fa parte del club "I borghi più belli d'Italia".<br />
Il clima di Roseto Valfortore è umido e freddo e non mancano mai le frequenti nevicate, qualche volta anche intense d'inverno considerando soprattutto che il paese si trova sotto il Monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia. Invece le estati sono molto gradevoli e il clima in questa stagione è abbastanza mite.
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  • Roseto Valfortore è un comune italiano di 1.336 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il paese fa parte del club "I borghi più belli d'Italia".<br />
Il clima di Roseto Valfortore è umido e freddo e non mancano mai le frequenti nevicate, qualche volta anche intense d'inverno considerando soprattutto che il paese si trova sotto il Monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia. Invece le estati sono molto gradevoli e il clima in questa stagione è abbastanza mite.
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  • Roseto Valfortore è un comune italiano di 1.336 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il paese fa parte del club "I borghi più belli d'Italia".<br />
Il clima di Roseto Valfortore è umido e freddo e non mancano mai le frequenti nevicate, qualche volta anche intense d'inverno considerando soprattutto che il paese si trova sotto il Monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia. Invece le estati sono molto gradevoli e il clima in questa stagione è abbastanza mite.
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  • Roseto Valfortore è un comune italiano di 1.336 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il paese fa parte del club "I borghi più belli d'Italia".<br />
Il clima di Roseto Valfortore è umido e freddo e non mancano mai le frequenti nevicate, qualche volta anche intense d'inverno considerando soprattutto che il paese si trova sotto il Monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia. Invece le estati sono molto gradevoli e il clima in questa stagione è abbastanza mite.
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  • Roseto Valfortore è un comune italiano di 1.336 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il paese fa parte del club "I borghi più belli d'Italia".<br />
Il clima di Roseto Valfortore è umido e freddo e non mancano mai le frequenti nevicate, qualche volta anche intense d'inverno considerando soprattutto che il paese si trova sotto il Monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia. Invece le estati sono molto gradevoli e il clima in questa stagione è abbastanza mite.
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  • Celle di San Vito (Cèlle de Sant Uite o Vite in lingua francoprovenzale) è un comune italiano di 177 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il comune, che è il meno popolato della regione, da secoli si caratterizza per l'uso della lingua francoprovenzale, assieme al limitrofo centro di Faeto, con il quale costituisce l'unica Minoranza francoprovenzale in Puglia.<br />
Il comune è arroccato sui contrafforti dell'Alta Valle del Celone, nella parte occidentale del Subappennino Dauno. sorge a 735 metri s.l.m.
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  • Celle di San Vito (Cèlle de Sant Uite o Vite in lingua francoprovenzale) è un comune italiano di 177 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il comune, che è il meno popolato della regione, da secoli si caratterizza per l'uso della lingua francoprovenzale, assieme al limitrofo centro di Faeto, con il quale costituisce l'unica Minoranza francoprovenzale in Puglia.<br />
Il comune è arroccato sui contrafforti dell'Alta Valle del Celone, nella parte occidentale del Subappennino Dauno. sorge a 735 metri s.l.m.
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  • Celle di San Vito (Cèlle de Sant Uite o Vite in lingua francoprovenzale) è un comune italiano di 177 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il comune, che è il meno popolato della regione, da secoli si caratterizza per l'uso della lingua francoprovenzale, assieme al limitrofo centro di Faeto, con il quale costituisce l'unica Minoranza francoprovenzale in Puglia.<br />
Il comune è arroccato sui contrafforti dell'Alta Valle del Celone, nella parte occidentale del Subappennino Dauno. sorge a 735 metri s.l.m.
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  • Taranto, maggio 2013.Percorso strade secondarie, SS 130
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  • Taranto, maggio 2013.Percorso strade secondarie, SS 130
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Polignano a Mare (BA) aprile 2013.L'Hotel Ristorante Covo dei Saraceni è ffacciato sullo spettacolare tratto di costa di Polignano a Mare alto sulle falesie dorate che strapiombano nel mare blu cobalto della Puglia adriatica, l'Hotel Covo dei Saraceni, è in una posizione fortunata, che gode di tranquillità e comodità..Il centro storico di Polignano a Mare, città natale di Domenico Modugno, di case bianchissime, negozietti e di testimonianze artistiche che vanno dal Medioevo al Barocco, a 150 metri; la spiaggetta incantevole di Cala Paura a 200 metriApprezzato da chi desidera quiete ed eleganza, accoglie tra comfort e servizi dei moderni hotel 4 stelle di livello internazionale ma con atmosfere tipiche della Puglia..Il bianco, il cotto, il ferro battuto, le ceramiche colorate, sono il leit motive dell'albergo che ha spazi e camere davanti il mare di Polignano, in quel tratto di costa della Puglia tra Bari e Ostuni..Al Covo dei Saraceni gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione un susseguirsi di ambienti raffinati che culminano con la terrazza sul mare che ospita il ristorante mentre le sale riunioni e i servizi offerti,  superiori per un hotel 4 stelle della Puglia, assicurano un soggiorno più che piacevole anche in occasione di incontri di lavoro.
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  • Vecchia Strada Fasano-Cisternino. Percorso interno
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  • Vecchia Strada Fasano-Cisternino. Percorso interno
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  • Vecchia Strada Fasano-Cisternino. Percorso interno
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  • Crispiano, marzo 2013.Campo di grano nel territorio di Crispiano, direzione Massafra
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Castellaneta, marzo 2013.La Gravina di Castellaneta (o Gravina Grande) è una gravina che si estende per una decina di chilometri con svariate anse, e che risulta profonda nel suo punto massimo 145 m e larga circa 300 m. Presenta pareti molto ripide, quasi verticali, e lungo il suo percorso sono visibili tracce di insediamenti archeologici e di rilevanza storica, nonché grotte ed insediamenti rupestri...La Gravina di Castellaneta (TA) è tra le più suggestive della Terra delle Gravine per la varietà di ambienti e le dimensioni. Nasce in prossimità del ponte ferroviario della Renella a Nord-Ovest di Castellaneta, in corrispondenza di una canalizzazione artificiale che raccoglie le acque del canale Lummo, e prosegue verso sud dove confluiscono anche le gravine di Santo Stefano e di Coriglione. È costeggiata da parti pianeggianti messi a coltura, per cui attualmente le aree di vegetazione spontanea coincidono quasi esclusivamente con il ciglio della gravina stessa. L'area è tutelata dal 1987 con oasi di protezione ed sono in corso le procedure per l'attivazione del Parco delle Gravine che interesserà i territori delle province di Taranto, Matera e Bari..La parte a Nord di Castellaneta è la più semplice da visitare, poiché le pareti sono con pendenze più dolci. Nel tratto in prossimità del centro storico, le pareti divengono verticali ed inaccessibili (non a caso è stata scelta tale posizione per la costruzione del paese), con molte anse. Le anse si accentuano in zona Punta del Capillo (nei pressi dell'omonimo vicolo) che è uno dei tratti più suggestivi. In una di queste anse è presente sul fondo della gravina il laghetto (che nel periodo estivo diventa un piccolo stagno) di Sant'Elia, notevole dal punto di vista faunistico. A sud-est di Castellaneta le pareti diventano più accessibili e dopo qualche chilometro dal ponte della SS 7 Via Appia la gravina si trasforma in lama, fino a far sfociare i suoi torrenti stagionali nel fiume Lato...La macchia mediterranea presente ne
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  • Monti di Cisternino
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  • Paesaggio collinare con bosco di pini e vista mare, la vallata presenta come vegetazione alberi di olivo e fichi d'india.
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