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  • La Concattedrale Ë stata costruita nel 1970 su progetto del famoso architetto GiÚ Ponti. Accanto al patrono di Taranto (San Cataldo) a partire dallo scampato terremoto di due secoli fa, la Vergine Ë ritenuta la protettrice della citt?. E cosÏ la Concattedrale Ë stata dedicata alla Gran Madre di Dio. Nel progetto realizzato da GiÚ Ponti, il luogo di culto doveva avere uno stretto legame con la tradizione marinara del capoluogo ionico..La facciata, infatti, rappresenta una "vela" che si riflette nell'acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, e cioË il mare. In realt? la Concattedrale ha una duplice facciata..La chiesa superiore puÚ ospitare 3.000 persone. Anche l'interno ci sono dei richiami marinareschi, come le due colonne ai alti del presbiterio che reggono delle ancore simboliche. L'organo Ë nascosto all'interno della chiesa, e il suono sembra che si propaghi in maniera corale. L'altare maggiore Ë tutto di pietra, con decorazioni in ferro rozzamente colorato di verde per la parte rivolta ai fedeli..Lo stesso GiÚ Ponti dipinse sulla parete dietro all'altare l'Angelo dell'Annuncia-zione e la Madonna. Per oltre un decennio la Concattedrale Ë rimasta priva delle vasche per la sua "vela", che sono state ripristinate di recente dall'Amministrazione Comunale (fonte http://wikimapia.org/1658965/Concattedrale-di-Taranto)..La fotgrafia ritrae la Concattedrale, visibile sullo sfondo, protetta da un muro sormontato da pezzi di vetro (gli offendicula, nella tradizione giuridica, sono strumenti atti a difendere la propriet?, come punte affilate dei cancelli o, appunto, pezzi di vetro sul muro.. La parte anteriore della Concattedrale Ë caratterizzata da questo muro sul quale compaiono scritte testimonianza del degrado urbanistico della citt?.."Gio Ponti aveva progettato intorno alla cattedrale moderna di Taranto una "piccola foresta" costituita da eucalipti, fichi, agavi, ulivi, vigneti, mandorli e mimose, le tipiche piante mediterranee che avrebbero sparso intor
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  • La Concattedrale Ë stata costruita nel 1970 su progetto del famoso architetto GiÚ Ponti. Accanto al patrono di Taranto (San Cataldo) a partire dallo scampato terremoto di due secoli fa, la Vergine Ë ritenuta la protettrice della citt?. E cosÏ la Concattedrale Ë stata dedicata alla Gran Madre di Dio. Nel progetto realizzato da GiÚ Ponti, il luogo di culto doveva avere uno stretto legame con la tradizione marinara del capoluogo ionico..La facciata, infatti, rappresenta una "vela" che si riflette nell'acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, e cioË il mare. In realt? la Concattedrale ha una duplice facciata..La chiesa superiore puÚ ospitare 3.000 persone. Anche l'interno ci sono dei richiami marinareschi, come le due colonne ai alti del presbiterio che reggono delle ancore simboliche. L'organo Ë nascosto all'interno della chiesa, e il suono sembra che si propaghi in maniera corale. L'altare maggiore Ë tutto di pietra, con decorazioni in ferro rozzamente colorato di verde per la parte rivolta ai fedeli..Lo stesso GiÚ Ponti dipinse sulla parete dietro all'altare l'Angelo dell'Annuncia-zione e la Madonna. Per oltre un decennio la Concattedrale Ë rimasta priva delle vasche per la sua "vela", che sono state ripristinate di recente dall'Amministrazione Comunale (fonte http://wikimapia.org/1658965/Concattedrale-di-Taranto)..La fotgrafia ritrae la Concattedrale, visibile sullo sfondo, protetta da un muro sormontato da pezzi di vetro (gli offendicula, nella tradizione giuridica, sono strumenti atti a difendere la propriet?, come punte affilate dei cancelli o, appunto, pezzi di vetro sul muro.. .
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  • 27\10\2010 Scala ,quasi in estinzione, di pietra incastonata nel muretto a secco, atta proprio a scavalcare codesto. Il muretto a secco è tipico della Puglia, utilizzato per  delimitare il confine degli apezzamenti di terra; esso è un particolare tipo di muro costruito con blocchi di pietra opportunamente disposti senza uso di leganti o malte di alcun genere.Può essere realizzato in due diverse maniere o costruito con pietre grezze del posto selezionate di varia forma e dimensione, componendolo come un vero e proprio mosaico, o costruito con pietre semilavorate o lavorate di dimensioni notevoli anche di provenienza diversa dal luogo di costruzione...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • In questa piccola stanzetta angusta avveniva il rituale della proiezione del film. Attraverso il foro centrale sul muro il fascio luminoso proiettava la pellicola sullo schermo nella sala. Si può in oltre intravedere il quadro elettrico dove si potevano spegnere o accendere le luci della sala, oppure comandare il proiettore. La foto è stata scattata nel vecchio cinema di Lizzano (Ta).
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  • In questa piccola stanzetta angusta avveniva il rituale della proiezione del film. Attraverso il foro centrale sul muro il fascio luminoso proiettava la pellicola sullo schermo nella sala. La foto è stata scattata nel vecchio cinema di Lizzano (Ta).
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  • 27\10\2010 Scala ,quasi in estinzione, di pietra incastonata nel muretto a secco, atta proprio a scavalcare codesto. Il muretto a secco è tipico della Puglia, utilizzato per  delimitare il confine degli apezzamenti di terra; esso è un particolare tipo di muro costruito con blocchi di pietra opportunamente disposti senza uso di leganti o malte di alcun genere.Può essere realizzato in due diverse maniere o costruito con pietre grezze del posto selezionate di varia forma e dimensione, componendolo come un vero e proprio mosaico, o costruito con pietre semilavorate o lavorate di dimensioni notevoli anche di provenienza diversa dal luogo di costruzione...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Alessano (Lecce) - Questo scatto rappresenta un piccione che dorme su una protuberanza nel muro del Palazzo di Alessano. La posizione dell'animale e le pretuberanze posizionate in file danno l'impressione che il piccione abbia scalato una sorta di ipotetica scalinata.
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  • Nasse depositate sul molo del porto di Gallipoli (LE), il cartello sul muro avverte che questa zona è proprio adibita al deposito delle attrezzature da pesca.
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  • Statua che sembra fissare la propria ombra proiettata sul muro. centro stiorico di Lecce, Italia
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  • Castro Marina - Salento - Puglia - Adolescenti hanno disegnato dei murales sul muro in cemento della banchina. Alle spalle la copertura in paglia del bar della spiaggia.
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  • Alessano (Lecce) - Composizione di piante in vaso lungo un muro.
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  • Particolari sul muro nella casa museo all'interno di "Vincent City", residenza del pittore salentino "Vincent Brunetti"nei pressi di Guagnano in provincia di Lecce. 29/03/2009 (PH Gabriele Spedicato) ..VINCENT BRUNETTI.Affettuosamente identificato con l'appellativo "LA LIBELLULA DEL SUD", Vincent Brunetti è oggi considerato uno dei personaggi più emblematici della vita artistica meridionale..Nato a Guagnano di Lecce il 3 dicembre 1950 e residente a Milano da oltre vent'anni dove per i meriti artistici (egli è infatti pittore e scultore) gli è stato conferito nel 1970 l'AMBROGINO D'ORO. Fu colpito in tenera età dal virus della poliomelite. Gli effetti devastanti della malattia a seguito di due delicati interventi al piede sinistro lo stavano portando ad una quasi totale immobilità..Comincia comunque a dipingere e consegue, con il massimo dei voti, il diploma alla Scuola d'arte di Lecce..Dopo essere stato a Torino, si trasferisce a soli venticinque anni a Milano dove riceve numerosi riconoscimenti ed entra in contatto con elementi di spicco della scena artistica milanese come Francesco Messina (sotto la cui guida frequenta l'Accademia di Brera); Giacomo Manzù che lo segue ed incoraggia nel corso della sua attività; Arnaldo Pomodoro che lo accoglie presso la sua Bottega..Sempre a Milano, egli collabora con l'attrice Paola Borboni ed il poeta Bruno Villar alla realizzazione di numerose attività culturali e di diversi programmi televisivi..Con il passare degli anni egli è sempre più debilitato dalla malattia..Grazie alla geniale scoperta di Mariano Orrico, ideatore "Lamina Bior" secondo il quale, ogni genere di malattia può essere sconfitta con il proncipio dell'elettricità statica, Vincent Brunetti ha potuto recuperare in pieno la sua vitalità e gioia di vivere..Nella sua "DANZA" propiziatoria è espresso in pieno il bisogno di LIBERTA' che è nascosto nel cuore di ogni uomo e nel suo "VOLO" il desiderio di liberarsi dal peso della materia..Nell'elasticità delle articolaz
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  • Bottiglia di aperitivo analcolico abbandonata sul muro di una casa del centro storico di Racale (LE)
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  • ventola di espulsione aria nel muro di un capannone della zona industriale di Alessano (LE)
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  • Copertura e muro di cinta di una stabilimento della zona industriale di Alessano (LE)
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • Alessandro (Lecce) - Pianta di fresia nata tra le fessure di un muretto a secco. Trasmette un'idea di perseveranza.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • L'ex Accademia Navale Niccolò Tommaseo è un edificio storico di Brindisi. Notevole opera di stile razionalista realizzata nel periodo 1934-1937 ad opera dell'architetto Gaetano Minnucci, il Collegio Navale della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) preparava i giovani con i corsi di liceo classico e liceo scientifico e con indirizzo specifico al pari di una accademia navale. Dopo la seconda guerra mondiale ha funzionato come scuola solo per un certo periodo, venendo poi abbandonato e occupato da famiglie di sfrattati.
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Salita delle Pere ( Canale di Pirro ), delimitato da muretti a secco un cavallo murgese bruca mentre  dietro di lui un'altro equino della stessa razza è disteso sull'erba sottostanti ad un cielo grigio nuvoloso...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Salita delle Pere ( Canale di Pirro) ,delimitato da muretti a secco, un cavallo murgese è intento a brucare l'erba...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Due cavalli di colore marrone intenso stanno mangiando del fieno nel pascolo della masseria Salita delle Pere, sul Canale di Pirro ( BA), assieme ai loro compagni...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Due cavalli di colore marrone intenso stanno mangiando del fieno nel pascolo della masseria Salita delle Pere, sul Canale di Pirro ( BA), assieme ai loro compagni...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Salita delle Pere ( Canale di Pirro ) delimitato da muretti a secco un cavallo murgese bruca  mentre  un'altro equino della stessa razza è disteso sull'erba, in lontananza, all'estrema destra si può scorgere il recinto di caprette nane...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Salita delle Pere ( Canale di Pirro), delimitato da muretti a secco un cavallo murgese bruca  mentre in lontananza un'altro equino della stessa razza è disteso sull'erba sottostanti ad un cielo nuvoloso grigio ...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Salita delle Pere ( Canale di Pirro), delimitato da muretti a secco un cavallo murgese bruca  mentre in lontananza un'altro equino della stessa razza è disteso sull'erba sottostanti ad un cielo nuvoloso grigio ...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Un edificio rurale crollato..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Edificio rurale abbandonato..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Dopo aver consegnato le chiavi alla Vergine, la statua della Madonna del Carmine lascia la piazza principale di Mesagne (Br) e viene portata verso la chiesa Matrice, passando attraverso la porta principale del paese e ntrando nel centro storico.Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Panorama del'insediamento rupestre di Macurano..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Portale d'ingrasso architravato di un edificio rurale..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Panorama del'insediamento rupestre di Macurano..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Masseria di Santa Lucia: il complesso masserizio edificato probabilmente nel Cinquecento..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Piccola apertura nella muratura in pietra tufacea della masseria fortificata di Santa Lucia..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Portale d'ingresso a sud del recinto della masseria fortificata di Santa Lucia. Vecchi assi in legno e lamiere arruginite tamponano l'apertura architravata..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..La facciata di un edificio rurale restata in piedi nonostante il crollo del tetto..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Fedeli all'uscita dalla chiesa dell'Arcangelo Michele, situata in Mesagne (Br), che offrono pochi spiccioli a delle ragazzine rom. La foto è stata scattata durante la celebrazione della Madonna del Carmine protettrice del paese, il 15-07-2010.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Protezione in filo spinato sormonta il recinto in muratura della masseria di Santa Lucia. Rami di fico evidenziano la verticalità e l'orizzontalità della composizione..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Alessano (Lecce) - Evidente cambio di numerazione in una via di Alessano con grossolana modifica del numero sbarrando il precendente.
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  • I parroci e i fedeli si accingono ad uscire dalla chiesa e si preparano all'uscita della Madonna del Carmine che sarà portata in processione verso la chiesa matrice. La foto è stata scattata a Mesagne il 15-07-10.
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  • Un ragazzino "rom" fuori dalla Chiesa dell'Arcangelo Michele che chiede l'elemosina. Questa foto è stata scattata a Mesagne in provincia di Brindisi, durante la celebrazione della festa della Madonna del Carmine il 15 luglio 2010.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Rami di ulivo al tramonto producono ombra sulla parete di un edificio rurale..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Alessano (Lecce) - Icona posizionata accanto ad un portone, Via ... L'icona rappresenta Gesù Cristo al centro e reca nella mano destra la rappresentazione del mondo; a sinistra del Cristo c'è un santo che ad un primo esame sembrerebbe essere San Lorenzo: nella mano destra ha una palma; a sinistra del Cristo la Madonna schiaccia la testa del serpente, rappresentazione del peccato originale.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Massafra, Taranto.<br />
Vecchio Ospedale in disuso
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  • Monteruga è una località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce. Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso.Monteruga is an uninhabited place near Veglie, in the province of Lecce. The name alludes to a hill crossed by a ditch. Founded in Fascist era, it is a typical example of the village of The Reformation. It was developed after the land reform of 1950 when many farmlands were expropriated and given to the peasants who settled there. The story of Monteruga as town ends during the eighties. In memory of the recent past, at present it remain the school, the central square, the church dedicated to St. Anthony the Abbot.
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  • Monteruga è una località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce. Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso.Monteruga is an uninhabited place near Veglie, in the province of Lecce. The name alludes to a hill crossed by a ditch. Founded in Fascist era, it is a typical example of the village of The Reformation. It was developed after the land reform of 1950 when many farmlands were expropriated and given to the peasants who settled there. The story of Monteruga as town ends during the eighties. In memory of the recent past, at present it remain the school, the central square, the church dedicated to St. Anthony the Abbot.
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  • Ippodromo Paolo Sesto, Taranto
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  • Le Ferrovie del Sud Est nascono in Puglia, nell'ottobre del 1931. A questà nuova società veniva dato in concessione l'insieme delle reti ferroviarie precedentemente gestite da diversi organismi (Società per le Ferrovie Salentine, Società per le Ferrovie Sussidiate, Ferrovie dello Stato)..Le aree pugliesi attraversate dalla società ferroviaria sono l'area barese, la fascia Taranto-Brindisi e l'area leccese-salentina, collegando fra loro i capoluoghi di Bari, Taranto e Lecce, nonché oltre 130 comuni delle province meridionali..Il reportage fotografico sulle Ferrovie Sud Est intende testimoniare l'evoluzione tecnologica che, durante gli anni, ha modificato e migliorato il servizio ferroviario e la convivenza del progresso con tracce del passato, attraverso un viaggio tra le stazioni e i depositi..Leva comando manuale deviatoio ferroviario, più comunemente chiamato "macaco".
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  • La statua della Madonna fà il suo ingresso nel centro storico del paese di Mesagne (Br).Dopo aver consegnato le chiavi alla Vergine, la statua della Madonna del Carmine lascia la piazza principale di Mesagne (Br) e viene portata verso la chiesa Matrice, passando attraverso la porta principale del paese entrando nel centro storico.Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • La Massaria Salinelle ubicata nell'omonima contrada, è considera una delle più grandi della campagna oritana, ormai abbandonata da tempo. .La cappella antistante le mura della masseria, era in passato il punto d'incontro dei fedeli di tutta la contrada.
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  • Brindisi, centro storico. Vecchia abitazione nel quartiere di san pietro degli schiavoni, nei pressi del Nuovo Teatro Verdi.
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  • Alessano (Lecce) - Particolare di un affresco rappresentante la deposizione di Gesù dalla Croce e l'accoglimento del corpo da parte della Madonna. L'affresco è situato sotto l'ingresso della Chiesa della Madonna del Buon Riposo (Secolo XIX), situata sopra una piccola altura da cui si domina il paese di Alessano.
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  • Acaja, Lecce. Muretti a secco in controluce
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Masseria Curti Vecchi, localizzate nelle campagne salentine tra Specchia e Taurisano. Ristrutturata con elegante gusto d'arredamento antico. Giardini, viali, cinema all'aperto e grande piscina.
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  • Rome@2013 - Murales
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  • Centro storico di Ostuni (BR)
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  • Ippodromo Paolo Sesto, Taranto
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  • Racale, centro storico degradato.
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  • 27\10\2010 Specchia di 9 metri in un appezzamento di terra sul Canale di Pirro. La specchia è un accumolo di pietre informi accatastate le une sulle altre in forma circolare da ricordare una torre, codesto materiale proviene dalla spietramento del terreno roccioso ( tipico di queste zone) eseguito dai contadini per le coltivazioni. Il suo nome dialettale deriva dal termine latino specula che indica un punto di avvistamento, infatti queste costruzioni venivano utilizzate dalle antichisse popolazione per il controllo del paese oltre che in seguito utili per avvistare il nemico dai soldati tedeschi o americani durante la seconda guerra mondiale...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Puglia in provincia di Bari, 27\10\2010 vista panoramica sul Canale di Pirro, ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana, Fasano, Alberobello, lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri. Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi.
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Saita delle Pere, sita sul Canale di Pirro, un cavallo murgese è intento a brucare l'erba...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Un cane bianco meticcio sta fiutando dei funghi selvatici in un appezzamento di terra adiacente alla masseria Salita delle Pere sul Canale di Pirro.In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 19\04\2009 In una stradina di campagna, tra Gioia del Colle e Putignano (prov.Ba), ritrovato  infilzato in un muretto a secco un coltello adoperato dal contadino per tagliare le reti che avvolgono gli imballi di  fieno, alimento di bovini, equini, caprini e ovini...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 28\10\2010 Lo stagno è una delle principali caratteristiche del Canale di Pirro; infatti esso è ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana, Fasano, Alberobello (in provincia di Bari, Puglia), lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri. Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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