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  • Resti di vecchie masserie nella campagne di Carpignano, Lecce.
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  • Resti di vecchie masserie nella campagne di Carpignano, Lecce.
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  • 27\10\2010 Due cavalli di colore marrone intenso stanno mangiando del fieno nel pascolo della masseria Salita delle Pere, sul Canale di Pirro ( BA), assieme ai loro compagni...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Due cavalli di colore marrone intenso stanno mangiando del fieno nel pascolo della masseria Salita delle Pere, sul Canale di Pirro ( BA), assieme ai loro compagni...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Veduta dall'alto della zona Canale di Pirro, volgendo lo sguardo verso Castellana Grotte ( prov.di Ba), paese che si vede in lontananza, dal di sopra di una specchia di 9 metri. La specchia è un accumolo di pietre informi accatastate le une sulle altre in forma circolare da ricordare una torre, codesto materiale proviene dalla spietramento del terreno roccioso ( tipico di queste zone) eseguito dai contadini per le coltivazioni. Il suo nome dialettale deriva dal termine latino specula che indica un punto di avvistamento, infatti queste costruzioni venivano utilizzate dalle antichisse popolazione per il controllo del paese oltre che in seguito utili per avvistare il nemico dai soldati tedeschi o americani durante la seconda guerra mondiale...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Puglia in provincia di Bari, 27\10\2010 vista panoramica sul Canale di Pirro, ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana, Fasano, Alberobello, lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri. Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi.
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  • Puglia in provincia di Bari, 27\10\2010 vista panoramica sul Canale di Pirro, ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana, Fasano, Alberobello, lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri. Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi.
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  • Puglia in provincia di Bari, 27\10\2010 Leccio, tipico albero della flora del Canale di Pirro, ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana, Fasano, Alberobello, lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri. Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi.
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  • Puglia in provincia di Bari, 27\10\2010 vista panoramica sul Canale di Pirro, ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana, Fasano, Alberobello, lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri. Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Puglia 28\10\2010 panoramica sul Canale di Pirro, frazione collinare a circa tre chilometri da Fasano, sulla strada che porta nell'entroterra barese. Molti boschi, vigneti e pascoli caratterizzano il paesaggio. È un'ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana Grotte, Fasano e Alberobello, lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri.Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi.
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  • 28\10\2010 Vista panoramica del Canale di Pirro, ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana, Fasano, Alberobello (in provincia di Bari, Puglia), lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri. Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Veduta dall'alto della zona Canale di Pirro, volgendo lo sguardo verso Castellana Grotte ( prov.di Ba), paese che si vede in lontananza, dal di sopra di una specchia di 9 metri. La specchia è un accumolo di pietre informi accatastate le une sulle altre in forma circolare da ricordare una torre, codesto materiale proviene dalla spietramento del terreno roccioso ( tipico di queste zone) eseguito dai contadini per le coltivazioni. Il suo nome dialettale deriva dal termine latino specula che indica un punto di avvistamento, infatti queste costruzioni venivano utilizzate dalle antichisse popolazione per il controllo del paese oltre che in seguito utili per avvistare il nemico dai soldati tedeschi o americani durante la seconda guerra mondiale...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Puglia in provincia di Bari, 27\10\2010.  Querce, muretti a secco ricoprono il territorio del Canale di Pirro, ampia depressione carsica connessa con un sistema di fratture, compreso tra Putignano, Castellana, Fasano, Alberobello, lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri. Si tratta quindi di una delle forme evolute del carsismo di superficie, dette polje dal termine slavo che significa campo piano. Il fondo pianeggiante è coperto da terre rosse e da un sottile strato di terreno alluvionale, molto fertile, che maschera i sottostanti inghiottitoi. Proprio la fertilità dei suoli ha permesso la diffusione di colture pregiate come la vigna.Inoltre il Canale di Pirro è stato un' importante via di comunicazione già in tempi remoti; è argomento di storiche discussioni se l'origine del nome della depressione carsica si debba al re dell'Epiro che vi sarebbe transitato nel 280 a.C. nel corso della sua campagna in Italia, o se sia la semplice deformazione di Canale delle pile, dei pozzi proprio per la presenza di numerose cisterne presenti nell'area, utilizzate per la raccolta e la conservazione delle acque piovane che qui confluivano dai fianchi delle colline, in genere con bocche circolari costituite da pietre lavorate...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi.
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018. Campagne e masseria nelle in zona Corleto, Ascoli Satriano (FG)
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  • Novembre 2018, masseria nella campagna di Ascoli Satriano (FG)
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  • La murgia alle spalle della Masseria Scategna..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Esterno della Masseria Morrone..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Esterno della Masseria Scategna con acquaro..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Rialbo di sopra..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Interno della Masseria Rialbo di sopra..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Rialbo di sopra..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Chiesetta all'interno della Masseria Rialbo di sopra..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Morrone visto dall'alto..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Morrone..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Interno della Masseria Rialbo di sopra..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • La murgia alle spalle della Masseria Scategna..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • La murgia vista dalla Masseria Morrone..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Morrone..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Rialbo di sopra..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Interno della Masseria Rialbo di sopra con la chiesetta. Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Seminativo alle spalle della Masseria Scategna..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • La murgia alle spalle della Masseria Scategna..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Morrone visto dall'alto..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Morrone..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Chiesetta all'interno della Masseria Rialbo di sopra..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • La murgia vista dalla Masseria Morrone..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Interno della Masseria Rialbo di sopra..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Acquaro all'esterno della Masseria Scategna..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Seminativo alle spalle della Masseria Scategna..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Interno della Masseria Scategna..Situata ai piedi della scarpata murgiana a pochi chilometri a nord di Ostuni lungo la statale 16. Sulla scarpata è presente la tipica vegetazione della steppa mediterranea mentre più in basso comincia la piana degli ulivi secolari. Nella zona sono presenti molte masserie, quasi tutte abitate e con attività di produzione agricola o agriturismo.
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  • Resti di vecchie masserie nella campagne di Carpignano, Lecce.
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  • Masseria abbandonata in zona Itri, Gallipoli (LE), non lontanto dalla famosa masserie "Li Sauli". La struttura, dopo decenni di abbandono e incuria, sta lentamente crollando mentre la natura si riappropria piano piano dello spazio.
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  • Masseria abbandonata in zona Itri, Gallipoli (LE), non lontanto dalla famosa masserie "Li Sauli". La struttura, dopo decenni di abbandono e incuria, sta lentamente crollando.
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  • Masseria di Cippano - Salento. Masseria Cippano è una delle più belle e interessanti masserie fortificate del Salento. La sua costruzione è del 1500 e rientra nella costruzione di torri fortificate adibite a difesa del territorio. La particolarità di questa masseria è la presenza di un piano rialzato completamente separato e inaccessibile dagli altri locali della masseria: questa parte della struttura, difesa da caditoie (piccoli balconi forati utilizzati per scagliare sul nemico pietre o olio bollente), serviva come riparo degli abitanti che qui si barricavano attendendo l'arrivo dei soldati dai centri vicini. Per raggiungere la Masseria è necessario imboccare la strada che da Otranto conduce a Porto Badisco; dopo il faro della Palascia e verso Torre Sant'Emiliano la masseria è visibile sulla destra, dal lato opposto a quello del mare. Le coordinate sono: +40° 6' 20.25", +18° 29' 46.23".
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  • Masseria di Cippano - Salento. Masseria Cippano è una delle più belle e interessanti masserie fortificate del Salento. La sua costruzione è del 1500 e rientra nella costruzione di torri fortificate adibite a difesa del territorio. La particolarità di questa masseria è la presenza di un piano rialzato completamente separato e inaccessibile dagli altri locali della masseria: questa parte della struttura, difesa da caditoie (piccoli balconi forati utilizzati per scagliare sul nemico pietre o olio bollente), serviva come riparo degli abitanti che qui si barricavano attendendo l'arrivo dei soldati dai centri vicini. Per raggiungere la Masseria è necessario imboccare la strada che da Otranto conduce a Porto Badisco; dopo il faro della Palascia e verso Torre Sant'Emiliano la masseria è visibile sulla destra, dal lato opposto a quello del mare. Le coordinate sono: +40° 6' 20.25", +18° 29' 46.23".
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  • Masseria di Cippano - Salento. Masseria Cippano è una delle più belle e interessanti masserie fortificate del Salento. La sua costruzione è del 1500 e rientra nella costruzione di torri fortificate adibite a difesa del territorio. La particolarità di questa masseria è la presenza di un piano rialzato completamente separato e inaccessibile dagli altri locali della masseria: questa parte della struttura, difesa da caditoie (piccoli balconi forati utilizzati per scagliare sul nemico pietre o olio bollente), serviva come riparo degli abitanti che qui si barricavano attendendo l'arrivo dei soldati dai centri vicini. Per raggiungere la Masseria è necessario imboccare la strada che da Otranto conduce a Porto Badisco; dopo il faro della Palascia e verso Torre Sant'Emiliano la masseria è visibile sulla destra, dal lato opposto a quello del mare. Le coordinate sono: +40° 6' 20.25", +18° 29' 46.23".
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  • Masseria di Cippano - Salento. Masseria Cippano è una delle più belle e interessanti masserie fortificate del Salento. La sua costruzione è del 1500 e rientra nella costruzione di torri fortificate adibite a difesa del territorio. La particolarità di questa masseria è la presenza di un piano rialzato completamente separato e inaccessibile dagli altri locali della masseria: questa parte della struttura, difesa da caditoie (piccoli balconi forati utilizzati per scagliare sul nemico pietre o olio bollente), serviva come riparo degli abitanti che qui si barricavano attendendo l'arrivo dei soldati dai centri vicini. Per raggiungere la Masseria è necessario imboccare la strada che da Otranto conduce a Porto Badisco; dopo il faro della Palascia e verso Torre Sant'Emiliano la masseria è visibile sulla destra, dal lato opposto a quello del mare. Le coordinate sono: +40° 6' 20.25", +18° 29' 46.23".
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  • Masseria di Cippano - Salento. Masseria Cippano è una delle più belle e interessanti masserie fortificate del Salento. La sua costruzione è del 1500 e rientra nella costruzione di torri fortificate adibite a difesa del territorio. La particolarità di questa masseria è la presenza di un piano rialzato completamente separato e inaccessibile dagli altri locali della masseria: questa parte della struttura, difesa da caditoie (piccoli balconi forati utilizzati per scagliare sul nemico pietre o olio bollente), serviva come riparo degli abitanti che qui si barricavano attendendo l'arrivo dei soldati dai centri vicini. Per raggiungere la Masseria è necessario imboccare la strada che da Otranto conduce a Porto Badisco; dopo il faro della Palascia e verso Torre Sant'Emiliano la masseria è visibile sulla destra, dal lato opposto a quello del mare. Le coordinate sono: +40° 6' 20.25", +18° 29' 46.23".
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  • Masseria di Cippano - Salento. Masseria Cippano è una delle più belle e interessanti masserie fortificate del Salento. La sua costruzione è del 1500 e rientra nella costruzione di torri fortificate adibite a difesa del territorio. La particolarità di questa masseria è la presenza di un piano rialzato completamente separato e inaccessibile dagli altri locali della masseria: questa parte della struttura, difesa da caditoie (piccoli balconi forati utilizzati per scagliare sul nemico pietre o olio bollente), serviva come riparo degli abitanti che qui si barricavano attendendo l'arrivo dei soldati dai centri vicini. Per raggiungere la Masseria è necessario imboccare la strada che da Otranto conduce a Porto Badisco; dopo il faro della Palascia e verso Torre Sant'Emiliano la masseria è visibile sulla destra, dal lato opposto a quello del mare. Le coordinate sono: +40° 6' 20.25", +18° 29' 46.23"..
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  • Masseria di Cippano - Salento. Masseria Cippano è una delle più belle e interessanti masserie fortificate del Salento. La sua costruzione è del 1500 e rientra nella costruzione di torri fortificate adibite a difesa del territorio. La particolarità di questa masseria è la presenza di un piano rialzato completamente separato e inaccessibile dagli altri locali della masseria: questa parte della struttura, difesa da caditoie (piccoli balconi forati utilizzati per scagliare sul nemico pietre o olio bollente), serviva come riparo degli abitanti che qui si barricavano attendendo l'arrivo dei soldati dai centri vicini. Per raggiungere la Masseria è necessario imboccare la strada che da Otranto conduce a Porto Badisco; dopo il faro della Palascia e verso Torre Sant'Emiliano la masseria è visibile sulla destra, dal lato opposto a quello del mare. Le coordinate sono: +40° 6' 20.25", +18° 29' 46.23".
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  • Masseria di Cippano - Salento. Masseria Cippano è una delle più belle e interessanti masserie fortificate del Salento. La sua costruzione è del 1500 e rientra nella costruzione di torri fortificate adibite a difesa del territorio. La particolarità di questa masseria è la presenza di un piano rialzato completamente separato e inaccessibile dagli altri locali della masseria: questa parte della struttura, difesa da caditoie (piccoli balconi forati utilizzati per scagliare sul nemico pietre o olio bollente), serviva come riparo degli abitanti che qui si barricavano attendendo l'arrivo dei soldati dai centri vicini. Per raggiungere la Masseria è necessario imboccare la strada che da Otranto conduce a Porto Badisco; dopo il faro della Palascia e verso Torre Sant'Emiliano la masseria è visibile sulla destra, dal lato opposto a quello del mare. Le coordinate sono: +40° 6' 20.25", +18° 29' 46.23".
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  • 27\10\2010 Primo piano del muso di una delle mucche della masseria Salita delle Pere sul Canale di Pirro, bloccata per la testa da una stabulazione fissa nella stalla, dove in codesta foto si possono notare in secondo piano pure un cavallo alla destra del bovino ed alla sua sinistra un cane, il quale è appena entrato..In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Panorama di un capo di foraggio, all'orizzonte il nuovo cimitero di Alessano e il centro di Macurano..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Edificio rurale utilizzato per deposito agricolo..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..L'erosione visibile sulla roccia tufacea del sito archeologico..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono, le masserie e il paesaggio rurale in genere caratterizzato dall'elevato uso della pietra locale utilizzata per costruire muri a secco e dal terreno di colore rosso acceso, tipico della Puglia meridionale. Il toponimo "Itria" sembra derivare dal culto della Madonna Odegitria (in greco οδηγήτρια, cioè che indica la via) importato nel X secolo dall'impero bizantino.
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  • La Villa deve il suo nome al patrizio Barlettano, il Marchese D. Raffaele Bonelli e suo figlio Giuseppe che nei primi decenni del XIX secolo l'hanno ristrutturata ed ampliata. .È immersa in un ampio giardino che si esente per 22.500 mq ed è circondato da un recinto murario; rappresenta un raro esempio di villa suburbana ottocentesca collocata in un articolato territorio agrario con ville, casini e masserie, scelte dalla nobiltà cittadina tra Sette e Ottocento come abitazioni o luoghi di villeggiatura. Il giardino conserva ancora l'impianto originario risalente alla prima metà del XIX secolo. Lungo il viale principale è situata "pagliaia", una piccola costruzione circolare che consentiva la sosta durante le passeggiate. .Sul lato di sud-ovest è collocata una serra costruita interamente in ferro battuto su un basamento in pietra.La casa patronale è costruita su tre piani e si sviluppa su una pianta ad elle. Al pian terreno si trovano la sala da pranzo, la cucina ed altri locali di servizio, al secondo piano un ampio salone e le stanze di abitazione, all'ultimo piano gli alloggi della servitù. .Sul lato destro della villa sono situate le tettoie che servivano da ricovero per le carrozze e per i cavalli..All'interno del giardino sono situate diverse fontane, tra le quali una davanti all'ingresso ed un'altra sul retro della casa, e alcune statue raffiguranti divinità e personaggi tratti dalla mitologia classica. .
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  • 06\02\2011 In una pignata, pentola in terracotta, stanno cuocendo dei legumi nel camino di una masseria sul Canale di Pirro..In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Vecchia fontana in ferro di color verde..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono, le masserie e il paesaggio rurale in genere caratterizzato dall'elevato uso della pietra locale utilizzata per costruire muri a secco e dal terreno di colore rosso acceso, tipico della Puglia meridionale. Il toponimo "Itria" sembra derivare dal culto della Madonna Odegitria (in greco οδηγήτρια, cioè che indica la via) importato nel X secolo dall'impero bizantino.
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  • La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono, le masserie e il paesaggio rurale in genere caratterizzato dall'elevato uso della pietra locale utilizzata per costruire muri a secco e dal terreno di colore rosso acceso, tipico della Puglia meridionale. Il toponimo "Itria" sembra derivare dal culto della Madonna Odegitria (in greco οδηγήτρια, cioè che indica la via) importato nel X secolo dall'impero bizantino.
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  • La Villa deve il suo nome al patrizio Barlettano, il Marchese D. Raffaele Bonelli e suo figlio Giuseppe che nei primi decenni del XIX secolo l'hanno ristrutturata ed ampliata. .È immersa in un ampio giardino che si esente per 22.500 mq ed è circondato da un recinto murario; rappresenta un raro esempio di villa suburbana ottocentesca collocata in un articolato territorio agrario con ville, casini e masserie, scelte dalla nobiltà cittadina tra Sette e Ottocento come abitazioni o luoghi di villeggiatura. Il giardino conserva ancora l'impianto originario risalente alla prima metà del XIX secolo. Lungo il viale principale è situata "pagliaia", una piccola costruzione circolare che consentiva la sosta durante le passeggiate. .Sul lato di sud-ovest è collocata una serra costruita interamente in ferro battuto su un basamento in pietra.La casa patronale è costruita su tre piani e si sviluppa su una pianta ad elle. Al pian terreno si trovano la sala da pranzo, la cucina ed altri locali di servizio, al secondo piano un ampio salone e le stanze di abitazione, all'ultimo piano gli alloggi della servitù. .Sul lato destro della villa sono situate le tettoie che servivano da ricovero per le carrozze e per i cavalli..All'interno del giardino sono situate diverse fontane, tra le quali una davanti all'ingresso ed un'altra sul retro della casa, e alcune statue raffiguranti divinità e personaggi tratti dalla mitologia classica. .
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Tracce di affresco all'interno di un edificio rurale..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Portale d'ingresso a sud del recinto della masseria fortificata di Santa Lucia. Vecchi assi in legno e lamiere arruginite tamponano l'apertura architravata..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono, le masserie e il paesaggio rurale in genere caratterizzato dall'elevato uso della pietra locale utilizzata per costruire muri a secco e dal terreno di colore rosso acceso, tipico della Puglia meridionale. Il toponimo "Itria" sembra derivare dal culto della Madonna Odegitria (in greco οδηγήτρια, cioè che indica la via) importato nel X secolo dall'impero bizantino.
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  • La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed esclusive abitazioni in pietra a forma di cono, le masserie e il paesaggio rurale in genere caratterizzato dall'elevato uso della pietra locale utilizzata per costruire muri a secco e dal terreno di colore rosso acceso, tipico della Puglia meridionale. Il toponimo "Itria" sembra derivare dal culto della Madonna Odegitria (in greco οδηγήτρια, cioè che indica la via) importato nel X secolo dall'impero bizantino.
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  • 27\10\2010 Utensili antichi appesi sul camino nel soggiorno della masseria Salita delle Pere, sita sul Canale di Pirro. Codesti oggetti  per la maggior parte in ferro battuto arruginiti come le grandi chiavi, l'imbuto, il macina caffè,la tenaglia, il ferro di cavallo ecc... con pentolini in latta , lanterne di diverso materiale, recipienti vari, la lupa romana fanno parte della storia di questo posto e della sua tradizione che si tramanda, pur con dei cambiamenti, di generazione in generazione...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Panorama del'insediamento rupestre di Macurano..Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Vecchio palo elettrico in legno lungo i binari della ferroviaria sud est. .Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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  • Reportage sul comune di Alessano per il progetto propugliaphoto..Conubio tra pietra locale e fiori campestri del territorio. .Macurano è un villaggio rupestre considerato un luogo di scambio e commercio, simbolo della cultura dell'olio per la presenza ad oggi di alcune tracce nelle grotte e di frantoi funzionanti nella zona. L'insediamento è caratterizzato da una serie di grotte sia naturali che scavate nel calcare, cisterne per la raccolta dell'acqua, sistemi di canalizzazione che scendono da Montesardo, viottoli, scalette e vie più larghe con antiche tracce di carri..Si ritiene che in questo sito, un vero e proprio centro abitato ben organizzato distante circa quattro km dalla costa, i monaci basiliani scappati dall'oriente in seguito alla lotta iconoclasta, trovarono rifugio e si dedicarono all'agricoltura..L'area del villaggio rupestre fu sicuramente sfruttata in epoche successive, lo prova l'esistenza di ben tre masserie di cui una fortificata e i resti di una serie di costruzioni che fanno parte dei numerosi esempi di architettura rurale presenti in questo territorio. .Il complesso masserizio, denominato Macurano, edificato probabilmente nel Cinquecento include la Masseria di Santa Lucia e la cappella di Santo Stefano. La Masseria è dominata dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale.
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