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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Nelle foto vediamo la benedizione degli animali e del pane che poi viene distribuito ai fedeli.<br />
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In the picture we see the blessing of the animals and the bread, which is then distributed to the faithful.
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  • Nelle foto vediamo la benedizione degli animali e del pane che poi viene distribuito ai fedeli.<br />
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In the picture we see the blessing of the animals and the bread, which is then distributed to the faithful.
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0028.jpg
  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
<br />
Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Nelle foto vediamo la benedizione degli animali e del pane che poi viene distribuito ai fedeli.<br />
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In the picture we see the blessing of the animals and the bread, which is then distributed to the faithful.
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Un Fedele con il suo carretto trainato da un somaro, nei pressi della "Focara", un falò di tralci di vite secca simbolo religioso e culturale della festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" a Novoli in provincia di Lecce, in p.zza Tito Schipa. 16/01/2009 (PH Gabriele Spedicato)..La festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" ha radici antichissime..Nasce dalla devozione al Santo, e si è sviluppata nel corso degli ultimi anni diventando un vero e proprio evento, atteso e partecipato da pellegrini e turisti, sicuramente di tutta la Puglia, e di buona parte del sud Italia..Caratteristica peculiare è la maestosa "Fòcara", elemento della cultura "immateriale", assunto ormai come simbolo di Novoli. .Monumento unico nella sua maestosità e grandezza, è un enorme falò di tralci di vite secchi sapientemente lavorati e messi insieme con tecniche antichissime, che si tramandano di padre in figlio. Il risultato è una pira di 20 metri di diametro e 25 metri di altezza, che non ha pari almeno in Italia e nel bacino del Mediterraneo..Questa grande "costruzione agricola" viene accesa la sera del 16 gennaio con uno spettacolo di fuochi pirotecnici, e rappresenta il punto di riferimento per gli eventi e le manifestazioni, che durano fino a notte inoltrata. L'accensione della "focara" è il momento culminante della festa e la piazza che la ospita, piazza Tito Schipa, conta la presenza di oltre 60.000 persone. Il flusso di persone è continuo nei giorni precendenti e successivi, e tocca qualche centinaio di migliaia di presenze, divise nelle diverse manifestazioni ed eventi collaterali..I giorni clou della festa sono il 16, 17 e 18 gennaio di ogni anno. Oltre alla forza degli aspetti religiosi e devozionali, tante le attività tradizionali e culturali, programmate già a partire dal mese di dicembre, e per tutto il mese di gennaio. Le tappe di avvicinamento alla festa sono numerose, e si dividono in numerosi percorsi: religioso, arti
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Maggio di Accettura, photoreportage di Marco Minischetti/PPP<br />
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La sagra del Maggio è una festa popolare che si tiene ogni anno nel comune di Accettura[1] in provincia di Matera, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Giuliano. Si tratta di un antico rito nuziale e propiziatorio in cui il Maggio, un albero di alto fusto, si unisce ad un agrifoglio, la Cima, rappresentando i tradizionali culti arborei molto diffusi soprattutto nelle aree interne della Basilicata e della Calabria.
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0034.jpg
  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0033.jpg
  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0032.jpg
  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0025.jpg
  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0024.jpg
  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0020.jpg
  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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