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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Troia (FG), aprile 2013.La concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, già cattedrale, è il principale luogo di culto cattolico di Troia, in provincia di Foggia, concattedrale della Lucera-Troia..La chiesa è un edificio a croce latina dalle importanti peculiarità e dall'indubbio interesse architettonico sito a Troia, in provincia di Foggia, e costruito tra il 1093 e il 1125. L'edificio è dedicato alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo ed è costruita secondo lo stile romanico, per quanto nella sua realizzazione abbia risentito dello stile pisano-orientale. È uno dei capolavori dell'architettura romanica in Capitanata, non tanto per le proporzioni quanto per l'armonia della costruzione..La facciata è larga 19 metri ed è alta (alla cuspide) 28,5 metri. Dalla soglia all'abside la concattedrale è lunga 54 metri. In totale la costruzione occupa una superficie di circa 1325 m².
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  • Ostuni Cavalcata S.Oronzo agosto 2012. Foto bianco e nero della città bianca sulle rocce con lo sfondo di cielo tempestoso..Sant'Oronzo si nascose anche in una grotta a Ostuni, nel luogo dove è stata poi costruita la chiesa e il relativo Santuario. I festeggiamenti si svolgono nella Città Bianca il 25, 26 e 27 agosto con la rinomata Cavalcata di Sant'Oronzo, una processione nella quale sfilano esponenti del clero e dell'amministrazione comunale, seguiti da cavalli e cavalieri, con stoffe rosse ricche di ricami e lustrini. I festeggiamenti comprendono anche due fiere e uno spettacolo di fuochi.
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  • Panni stesi all'esterno di un balcone di una casa nel borgo antico di Ostuni, in contrasto con il cielo azzurro
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  • Profilo dello scafo di una paranza in restauro nella darsena del porto di Gallipoli (LE) che si staglia sul cielo terso
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  • Particolare del porto di Brindisi. Un tubo arruginito, una volta un lampione, contrasta con i toni rossi della sua ruggine con il blu intenso del cielo terso.
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Salita delle Pere ( Canale di Pirro ), delimitato da muretti a secco un cavallo murgese bruca mentre  dietro di lui un'altro equino della stessa razza è disteso sull'erba sottostanti ad un cielo grigio nuvoloso...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Salita delle Pere ( Canale di Pirro), delimitato da muretti a secco un cavallo murgese bruca  mentre in lontananza un'altro equino della stessa razza è disteso sull'erba sottostanti ad un cielo nuvoloso grigio ...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • 27\10\2010 Nel pascolo della masseria Salita delle Pere ( Canale di Pirro), delimitato da muretti a secco un cavallo murgese bruca  mentre in lontananza un'altro equino della stessa razza è disteso sull'erba sottostanti ad un cielo nuvoloso grigio ...In Puglia, ancora oggi, persistono realtà autentiche e genuine: flora e fauna sono gli ingredienti base delle masserie che con i loro muretti a secco costellano il territorio del tacco d' Italia. Qui l'allevamento è una delle attività principali, ieri come oggi, che il massaro porta avanti quotidianamente con pazienza e devozione. La masseria delle Murge è abitata da equini, bovini, ovini ecc. che sono il motore della produzione alimentare come per esempio la tipica mozzarella. Entriamo quindi in un'atmosfera bucolica che ci fa respirare odori, gustare sapori e ammirare colori che identificano il territorio. Buon viaggio dei sensi..
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  • Siamo in Puglia, a Specchia cittadina della provincia di Lecce, situato a circa 60 Km a sud del capoluogo di provincia..Si presenta come un paese tranquillo ma vivo..Le strade luminose e pulite presentano una pavimentazione a lastroni antichi..Il centro storico è un'area pedonale ed è spesso scenario di manifestazioni sacre e culturali..La gente è gentile ed ospitale e si è lasciata fotografare con tranquillità, facendosi riprendere nel loro fare quotidiano, quasi fosse abituata ad essere fotografata..Quest'area del Salento è meta di un turismo alla ricerca della tranquillità e della cultura; cultura intesa anche come eno-gastronomia, e soprattutto cultura volta al rispetto della natura..I turisti in cerca di aria sana, pulita, vengono nei paesini dell'entroterra salentino, lontani dalla città e dallo smog..Appena entrati in paese ci si ritrova una piazzetta moderna, molto ben concepita architettonicamente, sulla quale si affacciano anche palazzi di età più antica, probabilmente dell'inizio del '900...A lato della piazzetta è installato un gruppo scultoreo in bronzo, la raffigurazione consiste in una raffinatissima astrazione di due figure femminili, le due figure sono sottili, e sinuosamente si sviluppano verso il cielo. Si distinguono i seni, ma oltre a ciò la morfologia esplica in maniera assoluta la femminilità dei due corpi..La superficie del bronzo è finemente lavorata ed una delle due sculture presenta una ossidazione (indotta dall'artista) della superficiale. ..
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  • Un colombo in volo sul cielo di Ostuni
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  • Un particolare di un lampione nel borgo antico di Ostuni, in contrasto con il bianco della casa sullo sfondo ed un cielo azzurro.
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  • Una rete di colore blu intenso richiama il colore profondo del cielo terso di una giornata primaverile.
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  • La sagoma dello scafo in vetroresina di una barca in restauro nella darsena del porto di Gallipoli (LE) si staglia imponente sul blu profondo del cielo terso.
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota il campanile: esso, innalzato nel XII secolo ivenne distrutto in seguito dal terremoto del 1456 e sostituito durante i lavori di restauro dello Schettini nel 1952 con l'attuale, che riprende le forme di quello pi? antico (fonte Wikipedia, citata).
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  • Vista di un uliveto, ripresa da una stradina in terra, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Strada provinciale verso Altamura
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  • Alluvione a Ginosa Marina in Contrada Pantano
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  • Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Nella parte settentrionale di entrambi i seni del Mar Piccolo di Taranto, sono localizzate rispettivamente 20 e 14 sorgenti sottomarine, che apportano acqua dolce non potabile mescolata con acqua salmastra a contenuto variabile di sali" (fonte Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Citri)
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..
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  • The City of Arts and Sciences is a cultural entertainment centre with stunning architecture and great capacity to entertain, teach and excite by promoting public participation.<br />
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Situated along almost two kilometres of what was formerly the bed of the River Turia, with a surface area of 350,000 square metres, the City of Arts and Sciences is a huge open space.<br />
<br />
Offering cultural and intellectual leisure, it has given Valencia the best centre of this type in Europe.<br />
<br />
Photo © LAURA GAROFALO
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  • Vista di una ferrovia dimsessa, situata nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..La ferrovia ormai dismessa costeggia il Mar Piccolo e univa la polveriera presente a Buffoluto penetrando all'interno dell'Arsenale militare..A quanto pare lungo i binari in disuso si svilupper? la nuova metropolitana di Taranto (fonte http://trail.unioncamerepuglia.it/news.asp?id=289)..
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  • Vista di un uliveto situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Gabbiani in volo in città vecchia, a Taranto
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  • Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Nella parte settentrionale di entrambi i seni del Mar Piccolo di Taranto, sono localizzate rispettivamente 20 e 14 sorgenti sottomarine, che apportano acqua dolce non potabile mescolata con acqua salmastra a contenuto variabile di sali" (fonte Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Citri)..Purtroppo il Mar Piccolo, come in genere la citt? di Taranto, Ë interessato dalle problematiche di inquinamento ambientale riconducili per la maggior parte, all'insediamento urbanistico dell'ILVA che, nella fotografia, appare minacciosamente sullo sfondo
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Il campo profughi di Manduria in provincia di Taranto è stato allestisto nelle campagne tra Manduria e Oria (Br). In queste foto alcuni ragazzi provenienti da Oria (Br), hanno cercato di allietare il pomeriggio nel campo profughi con musica popolare salentina. Ovviamente è stato un pretesto questo per dar sfogo alla loro gioia. I ragazzi tunisini hanno cominciato a cantare musiche del loro paese e ad inscenare balli tradizionali.
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  • Un parroco che attende la statua della Santa protettrice del paese. La foto è stata scattata durante la processione della Madonna del Carmine il 15-07-2010 a Mesagne (Br).
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  • Imbarcazioni da pesca ormeggiate nel porto di Gallipoli, sullo sfondo il castello Angioino
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  • Centro storico di Gallipoli nei pressi del porto turistico.
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  • Sentieri di campagna che si affacciano sul mare nei pressi di S. Isidoro, frazione di Nardò (Lecce). Questi tipi di scorci si possono incontrare per tutta la costa jonica salentina che va da Torre Colimena (Taranto) a Gallipoli (Lecce).
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  • Sentieri di campagna che si affacciano sul mare nei pressi di S. Isidoro, frazione di Nardò (Lecce). Questi tipi di scorci si possono incontrare per tutta la costa jonica salentina che va da Torre Colimena (Taranto) a Gallipoli (Lecce).
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Sito archeologico, risalente all'età della pietra con il menhir, scoperto nel 1938 in occasione di uno scavo archeologico. Poco distante sorge l'antica città di Canne, famosa nell'eta romana per esser stata teatro - il 2 agosto del 216 a.C.-  di una cruenta battaglia tra i romani ed i Cartaginesi, comandati da Annibale..A poche decine di metri dal menhir,nel XIX sec. fu edificata abusivamente dalla famiglia Iannuzzi sul terreno di proprietà dei Cocco DeSimone una masseria, subito chiamata Masseria di Canne..Oggi questa masseria è in stato di abbandono, con alcuni corpi pericolanti.
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  • Alessano, 17 ottobre 2012. .Sede Municipale Comune di Alessano (LE). La costruzione risale al 1884. .Alessano è un comune italiano di 6.502 abitanti[3] della provincia di Lecce in Puglia..Situato nel basso Salento, comprende anche la frazione di Montesardo e la località costiera di Marina di Novaglie. In passato ricoprì un ruolo preminente su tutto il Capo di Leuca; fu sede dell'omonima diocesi dal X secolo al 1818 e capoluogo di contea..
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  • Una sequenza di scatti realizzati durante la festa democratica tenutasi a Lecce in piazza S. Oronzo. Durante la manifestazione si sono susseguiti una serie di incontri con personaggi politici, esposizioni artistiche, giochi per bambini realizzati con materiale di riciclo, presentazioni di libri. Una fra queste è stata la presentazione del libro di Gabriele "Kash" Torsello "Afghanistan camera oscura". Nel corso delle giornate della manifestazione sono stati realizzati dei ritratti fotografici ai personaggi o semplici cittadini che hanno animato ed assistito all'incontro.
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  • Una sequenza di scatti realizzati durante la festa democratica tenutasi a Lecce in piazza S. Oronzo. Durante la manifestazione si sono susseguiti una serie di incontri con personaggi politici, esposizioni artistiche, giochi per bambini realizzati con materiale di riciclo, presentazioni di libri. Una fra queste è stata la presentazione del libro di Gabriele "Kash" Torsello "Afghanistan camera oscura". Nel corso delle giornate della manifestazione sono stati realizzati dei ritratti fotografici ai personaggi o semplici cittadini che hanno animato ed assistito all'incontro.
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  • Una sequenza di scatti realizzati durante la festa democratica tenutasi a Lecce in piazza S. Oronzo. Durante la manifestazione si sono susseguiti una serie di incontri con personaggi politici, esposizioni artistiche, giochi per bambini realizzati con materiale di riciclo, presentazioni di libri. Una fra queste è stata la presentazione del libro di Gabriele "Kash" Torsello "Afghanistan camera oscura". Nel corso delle giornate della manifestazione sono stati realizzati dei ritratti fotografici ai personaggi o semplici cittadini che hanno animato ed assistito all'incontro.
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  • Una sequenza di scatti realizzati durante la festa democratica tenutasi a Lecce in piazza S. Oronzo. Durante la manifestazione si sono susseguiti una serie di incontri con personaggi politici, esposizioni artistiche, giochi per bambini realizzati con materiale di riciclo, presentazioni di libri. Una fra queste è stata la presentazione del libro di Gabriele "Kash" Torsello "Afghanistan camera oscura". Nel corso delle giornate della manifestazione sono stati realizzati dei ritratti fotografici ai personaggi o semplici cittadini che hanno animato ed assistito all'incontro.
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  • Una sequenza di scatti realizzati durante la festa democratica tenutasi a Lecce in piazza S. Oronzo. Durante la manifestazione si sono susseguiti una serie di incontri con personaggi politici, esposizioni artistiche, giochi per bambini realizzati con materiale di riciclo, presentazioni di libri. Una fra queste è stata la presentazione del libro di Gabriele "Kash" Torsello "Afghanistan camera oscura". Nel corso delle giornate della manifestazione sono stati realizzati dei ritratti fotografici ai personaggi o semplici cittadini che hanno animato ed assistito all'incontro.
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  • Una sequenza di scatti realizzati durante la festa democratica tenutasi a Lecce in piazza S. Oronzo. Durante la manifestazione si sono susseguiti una serie di incontri con personaggi politici, esposizioni artistiche, giochi per bambini realizzati con materiale di riciclo, presentazioni di libri. Una fra queste è stata la presentazione del libro di Gabriele "Kash" Torsello "Afghanistan camera oscura". Nel corso delle giornate della manifestazione sono stati realizzati dei ritratti fotografici ai personaggi o semplici cittadini che hanno animato ed assistito all'incontro.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Processione nel cuore del centro storico di Lecce dei S. S. Cosma e Damiano. Le foto sono state scattate davanti e dentro la Chiesa di S. Teresa a Lecce. Chiesa di origine barocca venne costruita nel 1620 da Giuseppe Zimbalo. I due Santi, noti anche come Santi medici, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. I due Santi, secondo le tre tradizioni e cioè quella Arabica, Asiatica e Romana, erano in grado di operare prodigiose guarigioni senza ricevere nulla in cambio. Da quì l'appellativo Anàrgiri ( dal greco Anargyroi, cioè senza denaro). Secondo molte fonti i due Santi subirono un atroce martirio. Alcune di queste narrano di lapidazione, crocifissione, affogati, trafitti con delle lance ed in fine decapitati. Da quì si dice che i S. S. Cosma e Damiano sono cinque volte martiri.
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  • Si sono dati appuntamento, in una timida serata di giugno, tutti gli appassionati di tango per sfoggiare il loro stile e la loro passione per questo ballo per le vie del centro storico di Lecce. Come in quadro che si rispetti, il soggetto sono stati i ballerini e i monumenti della città hanno fatto da cornice.
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  • Si sono dati appuntamento, in una timida serata di giugno, tutti gli appassionati di tango per sfoggiare il loro stile e la loro passione per questo ballo per le vie del centro storico di Lecce. Come in quadro che si rispetti, il soggetto sono stati i ballerini e i monumenti della città hanno fatto da cornice.
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  • Il campo profughi di Manduria in provincia di Taranto è stato allestisto nelle campagne tra Manduria e Oria (Br). In queste foto alcuni ragazzi provenienti da Oria (Br), hanno cercato di allietare il pomeriggio nel campo profughi con musica popolare salentina. Ovviamente è stato un pretesto questo per dar sfogo alla loro gioia. I ragazzi tunisini hanno cominciato a cantare musiche del loro paese e ad inscenare balli tradizionali.
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  • Il campo profughi di Manduria in provincia di Taranto è stato allestisto nelle campagne tra Manduria e Oria (Br). In queste foto alcuni ragazzi provenienti da Oria (Br), hanno cercato di allietare il pomeriggio nel campo profughi con musica popolare salentina. Ovviamente è stato un pretesto questo per dar sfogo alla loro gioia. I ragazzi tunisini hanno cominciato a cantare musiche del loro paese e ad inscenare balli tradizionali.
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  • Il campo profughi di Manduria in provincia di Taranto è stato allestisto nelle campagne tra Manduria e Oria (Br). In queste foto alcuni ragazzi provenienti da Oria (Br), hanno cercato di allietare il pomeriggio nel campo profughi con musica popolare salentina. Ovviamente è stato un pretesto questo per dar sfogo alla loro gioia. I ragazzi tunisini hanno cominciato a cantare musiche del loro paese e ad inscenare balli tradizionali.
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  • Il campo profughi di Manduria in provincia di Taranto è stato allestisto nelle campagne tra Manduria e Oria (Br). In queste foto alcuni ragazzi provenienti da Oria (Br), hanno cercato di allietare il pomeriggio nel campo profughi con musica popolare salentina. Ovviamente è stato un pretesto questo per dar sfogo alla loro gioia. I ragazzi tunisini hanno cominciato a cantare musiche del loro paese e ad inscenare balli tradizionali.
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  • Il campo profughi di Manduria in provincia di Taranto è stato allestisto nelle campagne tra Manduria e Oria (Br). In queste foto alcuni ragazzi provenienti da Oria (Br), hanno cercato di allietare il pomeriggio nel campo profughi con musica popolare salentina. Ovviamente è stato un pretesto questo per dar sfogo alla loro gioia. I ragazzi tunisini hanno cominciato a cantare musiche del loro paese e ad inscenare balli tradizionali.
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  • Le Ferrovie del Sud Est nascono in Puglia, nell'ottobre del 1931. A questà nuova società veniva dato in concessione l'insieme delle reti ferroviarie precedentemente gestite da diversi organismi (Società per le Ferrovie Salentine, Società per le Ferrovie Sussidiate, Ferrovie dello Stato)..Le aree pugliesi attraversate dalla società ferroviaria sono l'area barese, la fascia Taranto-Brindisi e l'area leccese-salentina, collegando fra loro i capoluoghi di Bari, Taranto e Lecce, nonché oltre 130 comuni delle province meridionali..Il reportage fotografico sulle Ferrovie Sud Est intende testimoniare l'evoluzione tecnologica che, durante gli anni, ha modificato e migliorato il servizio ferroviario e la convivenza del progresso con tracce del passato, attraverso un viaggio tra le stazioni e i depositi..Primo piano del predellino di un treno nalla stazione di Mungivacca.
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  • Le Ferrovie del Sud Est nascono in Puglia, nell'ottobre del 1931. A questà nuova società veniva dato in concessione l'insieme delle reti ferroviarie precedentemente gestite da diversi organismi (Società per le Ferrovie Salentine, Società per le Ferrovie Sussidiate, Ferrovie dello Stato)..Le aree pugliesi attraversate dalla società ferroviaria sono l'area barese, la fascia Taranto-Brindisi e l'area leccese-salentina, collegando fra loro i capoluoghi di Bari, Taranto e Lecce, nonché oltre 130 comuni delle province meridionali..Il reportage fotografico sulle Ferrovie Sud Est intende testimoniare l'evoluzione tecnologica che, durante gli anni, ha modificato e migliorato il servizio ferroviario e la convivenza del progresso con tracce del passato, attraverso un viaggio tra le stazioni e i depositi..Facciata laterale di un treno nel parcheggio deposito di Mungivacca.
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  • Le Ferrovie del Sud Est nascono in Puglia, nell'ottobre del 1931. A questà nuova società veniva dato in concessione l'insieme delle reti ferroviarie precedentemente gestite da diversi organismi (Società per le Ferrovie Salentine, Società per le Ferrovie Sussidiate, Ferrovie dello Stato)..Le aree pugliesi attraversate dalla società ferroviaria sono l'area barese, la fascia Taranto-Brindisi e l'area leccese-salentina, collegando fra loro i capoluoghi di Bari, Taranto e Lecce, nonché oltre 130 comuni delle province meridionali..Il reportage fotografico sulle Ferrovie Sud Est intende testimoniare l'evoluzione tecnologica che, durante gli anni, ha modificato e migliorato il servizio ferroviario e la convivenza del progresso con tracce del passato, attraverso un viaggio tra le stazioni e i depositi..Leva comando manuale deviatoio ferroviario, più comunemente chiamato "macaco".
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  • 01/12/2010 Acquaviva delle Fonti, operaio al lavoro....La raccolta delle olive e la produzione dell'olio extravergine sono un rituale che si protrae da moltissimo tempo in Puglia, questo avviene solitamente nel periodo che va da novembre a dicembre, mentre il lavoro di preparazione e coltivazione si svolge lungo tutto l'arco dell'anno..La raccolta è seguita nella maggior parte dei casi, quando le olive non vengono vendute all'ingrosso, dalla molitura presso gli oleifici per la produzione di quello che da queste parti viene chiamato anche oro verde..
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  • 01/12/2010 Acquaviva delle Fonti, operaio al lavoro....La raccolta delle olive e la produzione dell'olio extravergine sono un rituale che si protrae da moltissimo tempo in Puglia, questo avviene solitamente nel periodo che va da novembre a dicembre, mentre il lavoro di preparazione e coltivazione si svolge lungo tutto l'arco dell'anno..La raccolta è seguita nella maggior parte dei casi, quando le olive non vengono vendute all'ingrosso, dalla molitura presso gli oleifici per la produzione di quello che da queste parti viene chiamato anche oro verde..
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  • Acquaviva delle Fonti 17/10/2010, muretto a secco e sullo sfondo alcuni alberi di ulivo.....La raccolta delle olive e la produzione dell'olio extravergine sono un rituale che si protrae da moltissimo tempo in Puglia, questo avviene solitamente nel periodo che va da novembre a dicembre, mentre il lavoro di preparazione e coltivazione si svolge lungo tutto l'arco dell'anno..La raccolta è seguita nella maggior parte dei casi, quando le olive non vengono vendute all'ingrosso, dalla molitura presso gli oleifici per la produzione di quello che da queste parti viene chiamato anche oro verde..
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  • Acquaviva delle Fonti 17/10/2010, muretto a secco e sullo sfondo alcuni alberi di ulivo....La raccolta delle olive e la produzione dell'olio extravergine sono un rituale che si protrae da moltissimo tempo in Puglia, questo avviene solitamente nel periodo che va da novembre a dicembre, mentre il lavoro di preparazione e coltivazione si svolge lungo tutto l'arco dell'anno..La raccolta è seguita nella maggior parte dei casi, quando le olive non vengono vendute all'ingrosso, dalla molitura presso gli oleifici per la produzione di quello che da queste parti viene chiamato anche oro verde..
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  • Siamo in Puglia, a Specchia cittadina della provincia di Lecce, situato a circa 60 Km a sud del capoluogo di provincia..Si presenta come un paese tranquillo ma vivo..Le strade luminose e pulite presentano una pavimentazione a lastroni antichi..Il centro storico è un'area pedonale ed è spesso scenario di manifestazioni sacre e culturali..La gente è gentile ed ospitale e si è lasciata fotografare con tranquillità, facendosi riprendere nel loro fare quotidiano, quasi fosse abituata ad essere fotografata..Quest'area del Salento è meta di un turismo alla ricerca della tranquillità e della cultura; cultura intesa anche come eno-gastronomia, e soprattutto cultura volta al rispetto della natura..I turisti in cerca di aria sana, pulita, vengono nei paesini dell'entroterra salentino, lontani dalla città e dallo smog...Queste foto sono state scattate nel Borgo di Cardigliano, una frazione di Specchia, in passato conosciuto come il paese fantasma del Salento è oggi divenuto un Resort, che in tutte le stagioni è frequentato da turisti e famiglie che si rifuggiamo nella tranquilla e sperduta borgata...Le abitazioni più antiche sono di colore rosso intenso, tendente al bordeaux, gli intonaci invecchiati e i calcinacci screpolati sono una delizia per gli occhi che si soffermano ad osservare le figure create dal caso sulle pareti...Spesso le case sono protette da pergolati di vite che provvedono a rinfrescare le verande rendendole vivibili anche nelle ore più cocenti dell'estate..
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  • Siamo in Puglia, a Specchia cittadina della provincia di Lecce, situato a circa 60 Km a sud del capoluogo di provincia..Si presenta come un paese tranquillo ma vivo..Le strade luminose e pulite presentano una pavimentazione a lastroni antichi..Il centro storico è un'area pedonale ed è spesso scenario di manifestazioni sacre e culturali..La gente è gentile ed ospitale e si è lasciata fotografare con tranquillità, facendosi riprendere nel loro fare quotidiano, quasi fosse abituata ad essere fotografata..Quest'area del Salento è meta di un turismo alla ricerca della tranquillità e della cultura; cultura intesa anche come eno-gastronomia, e soprattutto cultura volta al rispetto della natura..I turisti in cerca di aria sana, pulita, vengono nei paesini dell'entroterra salentino, lontani dalla città e dallo smog...Queste foto sono state scattate nel Borgo di Cardigliano, una frazione di Specchia, in passato conosciuto come il paese fantasma del Salento è oggi divenuto un Resort, che in tutte le stagioni è frequentato da turisti e famiglie che si rifuggiamo nella tranquilla e sperduta borgata...Le abitazioni più antiche sono di colore rosso intenso, tendente al bordeaux, gli intonaci invecchiati e i calcinacci screpolati sono una delizia per gli occhi che si soffermano ad osservare le figure create dal caso sulle pareti...Spesso le case sono protette da pergolati di vite che provvedono a rinfrescare le verande rendendole vivibili anche nelle ore più cocenti dell'estate..
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  • Siamo in Puglia, a Specchia cittadina della provincia di Lecce, situato a circa 60 Km a sud del capoluogo di provincia..Si presenta come un paese tranquillo ma vivo..Le strade luminose e pulite presentano una pavimentazione a lastroni antichi..Il centro storico è un'area pedonale ed è spesso scenario di manifestazioni sacre e culturali..La gente è gentile ed ospitale e si è lasciata fotografare con tranquillità, facendosi riprendere nel loro fare quotidiano, quasi fosse abituata ad essere fotografata..Quest'area del Salento è meta di un turismo alla ricerca della tranquillità e della cultura; cultura intesa anche come eno-gastronomia, e soprattutto cultura volta al rispetto della natura..I turisti in cerca di aria sana, pulita, vengono nei paesini dell'entroterra salentino, lontani dalla città e dallo smog...Queste foto sono state scattate nel Borgo di Cardigliano, una frazione di Specchia, in passato conosciuto come il paese fantasma del Salento è oggi divenuto un Resort, che in tutte le stagioni è frequentato da turisti e famiglie che si rifuggiamo nella tranquilla e sperduta borgata...Il borgo è circondato da campagne con colture di vite e alberi da frutto, e ulivo........ tutt'intorno i campi incolti, resi dorati dall'erba oramai seccata dal cocente sole estivo salentino.
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  • Siamo in Puglia, a Specchia cittadina della provincia di Lecce, situato a circa 60 Km a sud del capoluogo di provincia..Si presenta come un paese tranquillo ma vivo..Le strade luminose e pulite presentano una pavimentazione a lastroni antichi..Il centro storico è un'area pedonale ed è spesso scenario di manifestazioni sacre e culturali..La gente è gentile ed ospitale e si è lasciata fotografare con tranquillità, facendosi riprendere nel loro fare quotidiano, quasi fosse abituata ad essere fotografata..Quest'area del Salento è meta di un turismo alla ricerca della tranquillità e della cultura; cultura intesa anche come eno-gastronomia, e soprattutto cultura volta al rispetto della natura..I turisti in cerca di aria sana, pulita, vengono nei paesini dell'entroterra salentino, lontani dalla città e dallo smog...L'area periferica del paese, è caratterizzata dalla campagna coltivata ad oliveti e con piccoli terrazzamenti, costruiti con pietra locale..I poderi, così sono chiamati i possedimenti terrieri, sono demarcati con muretti a secco che raramente superano il metro e e mezzo d'altezza..gli ulivi molto curati, sono spesso affiancati da piccoli rifugi, un tempo abitati o usati come capanno degli attrezzi..In corrispondenza dei muri, subito all'interno dl podere, venivano piantate le piante di fico d'india, che nel periodo estivo cominciano a maturare i loro frutti...Una veduta laterale del "Marius Branca-rupestrearscontemporanea-museum", struttura creata dall'artista lungo una stradina che accede al paese dalle collinette che lo circondano.
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  • Siamo in Puglia, a Specchia cittadina della provincia di Lecce, situato a circa 60 Km a sud del capoluogo di provincia..Si presenta come un paese tranquillo ma vivo..Le strade luminose e pulite presentano una pavimentazione a lastroni antichi..Il centro storico è un'area pedonale ed è spesso scenario di manifestazioni sacre e culturali..La gente è gentile ed ospitale e si è lasciata fotografare con tranquillità, facendosi riprendere nel loro fare quotidiano, quasi fosse abituata ad essere fotografata..Quest'area del Salento è meta di un turismo alla ricerca della tranquillità e della cultura; cultura intesa anche come eno-gastronomia, e soprattutto cultura volta al rispetto della natura..I turisti in cerca di aria sana, pulita, vengono nei paesini dell'entroterra salentino, lontani dalla città e dallo smog...L'area periferica del paese, è caratterizzata dalla campagna coltivata ad oliveti e con piccoli terrazzamenti, costruiti con pietra locale..I poderi, così sono chiamati i possedimenti terrieri, sono demarcati con muretti a secco che raramente superano il metro e e mezzo d'altezza..gli ulivi molto curati, sono spesso affiancati da piccoli rifugi, un tempo abitati o usati come capanno degli attrezzi...Particolari e bellissimi gli ulivi, il loro tronco ha uno sviluppo irregolare e tortuoso, le foglie col sole assumono riflessi argentei, riflessi animati dal vento che ne scuote le fronde.
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  • Siamo in Puglia, a Specchia cittadina della provincia di Lecce, situato a circa 60 Km a sud del capoluogo di provincia..Si presenta come un paese tranquillo ma vivo..Le strade luminose e pulite presentano una pavimentazione a lastroni antichi..Il centro storico è un'area pedonale ed è spesso scenario di manifestazioni sacre e culturali..La gente è gentile ed ospitale e si è lasciata fotografare con tranquillità, facendosi riprendere nel loro fare quotidiano, quasi fosse abituata ad essere fotografata..Quest'area del Salento è meta di un turismo alla ricerca della tranquillità e della cultura; cultura intesa anche come eno-gastronomia, e soprattutto cultura volta al rispetto della natura..I turisti in cerca di aria sana, pulita, vengono nei paesini dell'entroterra salentino, lontani dalla città e dallo smog..Appena entrati in paese ci si ritrova una piazzetta moderna, molto ben concepita architettonicamente, sulla quale si affacciano anche palazzi di età più antica, probabilmente dell'inizio del '900...La Piazza del popolo, al momento degli scatti si preparava ad ospitare la " Notte Bianca di Specchia"..Il campanile si affaccia sulla piazza e sulle viuzze vicine e con i suoi rintocchi fa rivivere riti e abitudini ormai abbandonati..Architettonicamente il campanile si compone di tre ordini e nel primo ha l'orologio che ancora oggi scandisce il tempo di Specchia..Di fronte al campanile vi è il Palazzo Risolo, oggi il palazzo è il risultato di vari rimaneggiamenti e cambiamenti anche strutturali apportati nel corso del tempo a partite dal XV secolo..Una balaustra, che divide in due fasce orizzontali la facciata, si affaccia sulla piazza offrendo una visuale suggestiva della architettura urbana del centro storico.
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  • Un carabiniere ed un poliziotto fotografati a Mesagne (Br) durante la festa in onore della Madonna del carmine.Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • In questa foto vediamo l'arrivo della Statua della Madonna Del Carmine nella piazza principale del paese di Mesagne (Br). Come ogni anno il 15, 16 e 17 di luglio si festeggia la Vergine in quanto protettrice del paese per aver salvato la popolazione da un terribile terremoto avvenuto nel 1700 circa.
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  • Ogni 15, 16, e 17 di luglio si festeggia a Mesagne (Br) la Madonna del Carmine, santa protettrice del paese. In fatti la storia narra che la Vergine abbia salvato la popolazione da un terribile terremoto nel 1700 circa. Questa foto ritrae i preti che sfilano in fila su i due lati della strada durante la processione che porta la statua della madonna verso la chiesa matrice. La foto è stata scattata il 15-07-2010.
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  • Una veduta della piazza della chiesa dell'Arcangelo Michele a Mesagne (Br). Questi fedeli attendono che abbia inizio la processione in onore della Santa protettrice del paese. L afoto è stata scattata il 15 luglio 2010 a Mesagne.
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  • Fedeli all'uscita dalla chiesa dell'Arcangelo Michele, situata in Mesagne (Br), che offrono pochi spiccioli a delle ragazzine rom. La foto è stata scattata durante la celebrazione della Madonna del Carmine protettrice del paese, il 15-07-2010.
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  • Piccole barche da pesca ormeggiate al porto di Gallipoli. Sullo sfondo l'inconfondibile grattacielo.
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  • Cattedrale di S. Agata di Gallipoli
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  • Centro storico di Gallipoli nei pressi del porto turistico.
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  • Centro storico di Gallipoli nei pressi del porto turistico.
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  • Centro storico di Gallipoli nei pressi del porto turistico.
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