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  • "Secondo la leggenda, [San Cataldo] sarebbe giunto a Taranto per volere divino: infatti si racconta che durante il soggiorno in Terra Santa, mentre era prostrato sul Santo Sepolcro, gli sarebbe apparso Ges? che gli avrebbe detto di andare a Taranto e di rievangelizzare la citt? ormai in mano al paganesimo. San Cataldo allora, salpando con una nave greca diretta in Italia, intraprese un lungo viaggio che lo portÚ a sbarcare nel porto dell'attuale Marina di San Cataldo, localit? a 11 km da Lecce che ha il suo nome. Sempre secondo la tradizione, il santo avrebbe lanciato un anello in mare per placare una tempesta, e in quel punto del Mar Grande si sarebbe formato un citro, cioË una sorgente d'acqua dolce chiamata "Anello di San Cataldo"..A Taranto Cataldo compÏ la sua opera evangelizzatrice, facendo abbattere i templi pagani e soccorrendo i bisognosi. In quel periodo egli si recÚ anche nei paesi limitrofi, tra cui Corato in provincia di Bari, di cui divenne patrono avendo per tradizione liberato la citt? dalla peste..MorÏ a Taranto l'8 marzo tra il 475 e il 480 e fu seppellito nella chiesa di San Giovanni in Galilea, allora duomo della citt?, e lÏ il suo corpo fu dimenticato per parecchi anni" (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/San_Cataldo_vescovo)..La fotografia ha ad oggetto la c.d processione a terra che si svolge l'8 maggio: dopo la cerimonia d'u pregge (il privilegio), consistente nella consegna della Statua da parte delle Autorit? religiosa al Sindaco, il Santo viene trasportato su un'auto ricoperta di fiori e trasferito su una nave della Marina militare da dove ha inizio la successiva "processione a mare".
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  • "Secondo la leggenda, [San Cataldo] sarebbe giunto a Taranto per volere divino: infatti si racconta che durante il soggiorno in Terra Santa, mentre era prostrato sul Santo Sepolcro, gli sarebbe apparso Ges? che gli avrebbe detto di andare a Taranto e di rievangelizzare la citt? ormai in mano al paganesimo. San Cataldo allora, salpando con una nave greca diretta in Italia, intraprese un lungo viaggio che lo portÚ a sbarcare nel porto dell'attuale Marina di San Cataldo, localit? a 11 km da Lecce che ha il suo nome. Sempre secondo la tradizione, il santo avrebbe lanciato un anello in mare per placare una tempesta, e in quel punto del Mar Grande si sarebbe formato un citro, cioË una sorgente d'acqua dolce chiamata "Anello di San Cataldo"..A Taranto Cataldo compÏ la sua opera evangelizzatrice, facendo abbattere i templi pagani e soccorrendo i bisognosi. In quel periodo egli si recÚ anche nei paesi limitrofi, tra cui Corato in provincia di Bari, di cui divenne patrono avendo per tradizione liberato la citt? dalla peste..MorÏ a Taranto l'8 marzo tra il 475 e il 480 e fu seppellito nella chiesa di San Giovanni in Galilea, allora duomo della citt?, e lÏ il suo corpo fu dimenticato per parecchi anni" (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/San_Cataldo_vescovo)..La fotografia ha ad oggetto la c.d processione a terra che si svolge l'8 maggio: dopo la cerimonia d'u pregge (il privilegio), consistente nella consegna della Statua da parte delle Autorit? religiosa al Sindaco, il Santo viene trasportato su un'auto ricoperta di fiori e trasferito su una nave della Marina militare da dove ha inizio la successiva "processione a mare"..La processione Ë accompagnata dalla banda musicale che esegue musiche religiose..
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • "L'ILVA Ë una societ? per azioni del Gruppo Riva che si occupa prevalentemente della produzione e trasformazione dell'acciaio. Con il nome della originaria azienda fondata nel 1905, Ë nata sulle ceneri della dismessa Italsider. Prende il nome dal nome latino dell'isola d'Elba, dalla quale era estratto il minerale di ferro che alimentava i primi altiforni costruiti in Italia a fine Ottocento..Il pi? importante stabilimento italiano Ë situato a Taranto, e costituisce uno dei maggiori complessi industriali per la lavorazione dell'acciaio in Europa". (fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Ilva)..La fotografia riguarda uno dei quartieri a maggior rischio ambientale, Tamburi, situato in adiacenza al complesso industriale.. Testate telematiche d'informazione ambientale (http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/30752.html) riportano i dati inerenti l'inquinamento ambientale a Taranto: "Secondo il terzo rapporto APAT 2006 a Taranto oltre il 90% delle fonti di inquinamento sono di origine industriale. Che l'Ilva partecipi in modo consistente a tale percentuale non Ë oggetto di discussione, almeno spero. Secondo uno studio dell'Istituto Superiore di Sanit? sulla mortalit? a Taranto dagli anni '70 ad oggi la mortalit? in citt? per tutti i tumori Ë stabilmente pi? elevata che nel resto della Puglia in una percentuale che era del 25% ed ora Ë del 10%. Rispetto sempre alla Puglia negli anni '70 l'eccesso di tumori polmonari maschili era del 45%, negli anni pi? recenti l'eccesso Ë del 15% tra gli uomini e del 30% tra le donne. L'eccesso di mortalit? per tumore della pleura supera quella regionale per il 300-400% rispettivamente per donne e uomini..I dati ci dicono che sono in crescita in citt? e provincia i linfomi di Hodgkin ed il mieloma multiplo. Aumenti della mortalit? sono pure riscontrabili, rispetto al resto della regione, per tumore alla vescica e al seno. Quest'ultimo dato confermerebbe, inoltre, quanto emerso in recenti studi sulle donne esposte a diossina a Seveso all
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Vista di una ferrovia dimsessa, situata nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..La ferrovia ormai dismessa costeggia il Mar Piccolo e univa la polveriera presente a Buffoluto penetrando all'interno dell'Arsenale militare..A quanto pare lungo i binari in disuso si svilupper? la nuova metropolitana di Taranto (fonte http://trail.unioncamerepuglia.it/news.asp?id=289)..
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  • Vista di una ferrovia dimsessa, situata nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..La ferrovia ormai dismessa costeggia il Mar Piccolo e univa la polveriera presente a Buffoluto penetrando all'interno dell'Arsenale militare..A quanto pare lungo i binari in disuso si svilupper? la nuova metropolitana di Taranto (fonte http://trail.unioncamerepuglia.it/news.asp?id=289)..
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  • Vista di una ferrovia dimsessa, situata nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..La ferrovia ormai dismessa costeggia il Mar Piccolo e univa la polveriera presente a Buffoluto penetrando all'interno dell'Arsenale militare..A quanto pare lungo i binari in disuso si svilupper? la nuova metropolitana di Taranto (fonte http://trail.unioncamerepuglia.it/news.asp?id=289)..
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  • Vista di una ferrovia dimsessa, situata nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..La ferrovia ormai dismessa costeggia il Mar Piccolo e univa la polveriera presente a Buffoluto penetrando all'interno dell'Arsenale militare..A quanto pare lungo i binari in disuso si svilupper? la nuova metropolitana di Taranto (fonte http://trail.unioncamerepuglia.it/news.asp?id=289)..
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Nella parte settentrionale di entrambi i seni del Mar Piccolo di Taranto, sono localizzate rispettivamente 20 e 14 sorgenti sottomarine, che apportano acqua dolce non potabile mescolata con acqua salmastra a contenuto variabile di sali" (fonte Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Citri)..Purtroppo il Mar Piccolo, come in genere la citt? di Taranto, Ë interessato dalle problematiche di inquinamento ambientale riconducili per la maggior parte, all'insediamento urbanistico dell'ILVA che, nella fotografia, appare minacciosamente sullo sfondo
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  • La Concattedrale Ë stata costruita nel 1970 su progetto del famoso architetto GiÚ Ponti. Accanto al patrono di Taranto (San Cataldo) a partire dallo scampato terremoto di due secoli fa, la Vergine Ë ritenuta la protettrice della citt?. E cosÏ la Concattedrale Ë stata dedicata alla Gran Madre di Dio. Nel progetto realizzato da GiÚ Ponti, il luogo di culto doveva avere uno stretto legame con la tradizione marinara del capoluogo ionico..La facciata, infatti, rappresenta una "vela" che si riflette nell'acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, e cioË il mare. In realt? la Concattedrale ha una duplice facciata..La chiesa superiore puÚ ospitare 3.000 persone. Anche l'interno ci sono dei richiami marinareschi, come le due colonne ai alti del presbiterio che reggono delle ancore simboliche. L'organo Ë nascosto all'interno della chiesa, e il suono sembra che si propaghi in maniera corale. L'altare maggiore Ë tutto di pietra, con decorazioni in ferro rozzamente colorato di verde per la parte rivolta ai fedeli..Lo stesso GiÚ Ponti dipinse sulla parete dietro all'altare l'Angelo dell'Annuncia-zione e la Madonna. Per oltre un decennio la Concattedrale Ë rimasta priva delle vasche per la sua "vela", che sono state ripristinate di recente dall'Amministrazione Comunale (fonte http://wikimapia.org/1658965/Concattedrale-di-Taranto)..La fotgrafia ritrae la Concattedrale, visibile sullo sfondo, protetta da un muro sormontato da pezzi di vetro (gli offendicula, nella tradizione giuridica, sono strumenti atti a difendere la propriet?, come punte affilate dei cancelli o, appunto, pezzi di vetro sul muro.. La parte anteriore della Concattedrale Ë caratterizzata da questo muro sul quale compaiono scritte testimonianza del degrado urbanistico della citt?.."Gio Ponti aveva progettato intorno alla cattedrale moderna di Taranto una "piccola foresta" costituita da eucalipti, fichi, agavi, ulivi, vigneti, mandorli e mimose, le tipiche piante mediterranee che avrebbero sparso intor
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  • Vista di una ferrovia dimsessa, situata nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..La ferrovia ormai dismessa costeggia il Mar Piccolo e univa la polveriera presente a Buffoluto penetrando all'interno dell'Arsenale militare..A quanto pare lungo i binari in disuso si svilupper? la nuova metropolitana di Taranto (fonte http://trail.unioncamerepuglia.it/news.asp?id=289)..
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  • Vista di una ferrovia dimsessa, situata nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..La ferrovia ormai dismessa costeggia il Mar Piccolo e univa la polveriera presente a Buffoluto penetrando all'interno dell'Arsenale militare..A quanto pare lungo i binari in disuso si svilupper? la nuova metropolitana di Taranto (fonte http://trail.unioncamerepuglia.it/news.asp?id=289)..
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - Luglio 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Manifestazione a Taranto indetta a seguito del provvedimento di sequestro dell'area a caldo di ILVA - agosto 2012
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  • Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Nella parte settentrionale di entrambi i seni del Mar Piccolo di Taranto, sono localizzate rispettivamente 20 e 14 sorgenti sottomarine, che apportano acqua dolce non potabile mescolata con acqua salmastra a contenuto variabile di sali" (fonte Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Citri)
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  • La fotografia ritrae la parte anteriore di un edificio sorto di recente nel quartiere "Salinella" di Taranto, caratterizzato da fenomeni di degrado urbanistico. "La denominazione [...] del quartiere ìSalinellaî, nome della precedente 9? circoscrizione ora accorpatasi con la 6?, bisogna rifarsi agli scritti di Plinio il Vecchio, il quale indicava la presenza in questo territorio  di due laghi  da cui, al prosciugamento,  si poteva raccogliere un'ottima qualit? di sale. Quest'ultimo quartiere , una volta quasi desertificato con  coltivazioni solo di bambagia, ha richiesto un'attenzione particolare da parte dell'Amministrazione comunale, la quale negli anni 50? ha identificato questa area come possibile insediamento urbano per tutte quelle famiglie provenienti dalla Citt?  Vecchia e dal rione ìTamburiî, che vivevano in abitazioni fatiscenti e/o pericolanti. A tal fine, sorsero schiere di edifici di edilizia popolare, cercando altresÏ di provvedere anche a dotare il nascente quartiere di strutture da adibire ad attivit? socio-culturali che a tutt'oggi sono purtroppo ancora carenti anche se lo sviluppo edilizio sta caratterizzando in maniera positiva quest'area cittadina" (fonte http://www.comune.taranto.it/amministrazione/pagina.php?id=818)
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  • Vista di un uliveto, ripresa da una stradina in terra, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Vista di un uliveto situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota la facciata: essa "Ë tagliata orizzontalmente da un architrave spezzato di stile barocco. Sui tronconi sono adagiati due angeli che guardano il rettangolo del finestrone centrale sul quale campeggia la statua in pietra di san Cataldo. In basso si apre l'ampio portale sulla cui trabeazione Ë incastonato lo stemma dell'arcivescovo Stella..Sulle due fasce laterali suddivise in campi rettangolari si trovano quattro nicchie contenenti le statue di san Pietro apostolo e san Marco poste in basso ai lati del portale, e di san Rocco e sant'Irene in quelle superiori. Le nicchie sono sormontate da medaglioni culminanti a conchiglia. Il finestrone Ë contornato da ornamentazioni floreali ed affiancato da due colonne tortili. Due angioletti adoranti fiancheggiano la statua di san Cataldo che sormonta il finestrone. Sull'architrave del grande portale Ë scolpito lo stemma dell'arcivescovo Stella che promosse la realizzazione dell'opera (Fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Catte
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  • Vista di un uliveto, ripresa all'ombra di un ulivo, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Vista di un uliveto, ripresa all'ombra di un ulivo, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Vista di un uliveto, ripresa all'ombra di un ulivo, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Vista di un uliveto, ripresa all'ombra di un ulivo, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Vista di un uliveto, ripresa da una stradina in terra, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Vista di un uliveto, ripresa da una stradina in terra, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • Vista di un uliveto, ripresa all'ombra di un ulivo, situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto  pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono  sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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  • La Concattedrale Ë stata costruita nel 1970 su progetto del famoso architetto GiÚ Ponti. Accanto al patrono di Taranto (San Cataldo) a partire dallo scampato terremoto di due secoli fa, la Vergine Ë ritenuta la protettrice della citt?. E cosÏ la Concattedrale Ë stata dedicata alla Gran Madre di Dio. Nel progetto realizzato da GiÚ Ponti, il luogo di culto doveva avere uno stretto legame con la tradizione marinara del capoluogo ionico..La facciata, infatti, rappresenta una "vela" che si riflette nell'acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, e cioË il mare. In realt? la Concattedrale ha una duplice facciata..La chiesa superiore puÚ ospitare 3.000 persone. Anche l'interno ci sono dei richiami marinareschi, come le due colonne ai alti del presbiterio che reggono delle ancore simboliche. L'organo Ë nascosto all'interno della chiesa, e il suono sembra che si propaghi in maniera corale. L'altare maggiore Ë tutto di pietra, con decorazioni in ferro rozzamente colorato di verde per la parte rivolta ai fedeli..Lo stesso GiÚ Ponti dipinse sulla parete dietro all'altare l'Angelo dell'Annuncia-zione e la Madonna. Per oltre un decennio la Concattedrale Ë rimasta priva delle vasche per la sua "vela", che sono state ripristinate di recente dall'Amministrazione Comunale (fonte http://wikimapia.org/1658965/Concattedrale-di-Taranto)..La fotgrafia ritrae la Concattedrale, visibile sullo sfondo, protetta da un muro sormontato da pezzi di vetro (gli offendicula, nella tradizione giuridica, sono strumenti atti a difendere la propriet?, come punte affilate dei cancelli o, appunto, pezzi di vetro sul muro.. .
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  • La Concattedrale Ë stata costruita nel 1970 su progetto del famoso architetto GiÚ Ponti. Accanto al patrono di Taranto (San Cataldo) a partire dallo scampato terremoto di due secoli fa, la Vergine Ë ritenuta la protettrice della citt?. E cosÏ la Concattedrale Ë stata dedicata alla Gran Madre di Dio. Nel progetto realizzato da GiÚ Ponti, il luogo di culto doveva avere uno stretto legame con la tradizione marinara del capoluogo ionico..La facciata, infatti, rappresenta una "vela" che si riflette nell'acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, e cioË il mare. In realt? la Concattedrale ha una duplice facciata..La chiesa superiore puÚ ospitare 3.000 persone. Anche l'interno ci sono dei richiami marinareschi, come le due colonne ai alti del presbiterio che reggono delle ancore simboliche. L'organo Ë nascosto all'interno della chiesa, e il suono sembra che si propaghi in maniera corale. L'altare maggiore Ë tutto di pietra, con decorazioni in ferro rozzamente colorato di verde per la parte rivolta ai fedeli..Lo stesso GiÚ Ponti dipinse sulla parete dietro all'altare l'Angelo dell'Annuncia-zione e la Madonna. Per oltre un decennio la Concattedrale Ë rimasta priva delle vasche per la sua "vela", che sono state ripristinate di recente dall'Amministrazione Comunale (fonte http://wikimapia.org/1658965/Concattedrale-di-Taranto).. .
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  • La Concattedrale Ë stata costruita nel 1970 su progetto del famoso architetto GiÚ Ponti. Accanto al patrono di Taranto (San Cataldo) a partire dallo scampato terremoto di due secoli fa, la Vergine Ë ritenuta la protettrice della citt?. E cosÏ la Concattedrale Ë stata dedicata alla Gran Madre di Dio. Nel progetto realizzato da GiÚ Ponti, il luogo di culto doveva avere uno stretto legame con la tradizione marinara del capoluogo ionico..La facciata, infatti, rappresenta una "vela" che si riflette nell'acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, e cioË il mare. In realt? la Concattedrale ha una duplice facciata..La chiesa superiore puÚ ospitare 3.000 persone. Anche l'interno ci sono dei richiami marinareschi, come le due colonne ai alti del presbiterio che reggono delle ancore simboliche. L'organo Ë nascosto all'interno della chiesa, e il suono sembra che si propaghi in maniera corale. L'altare maggiore Ë tutto di pietra, con decorazioni in ferro rozzamente colorato di verde per la parte rivolta ai fedeli..Lo stesso GiÚ Ponti dipinse sulla parete dietro all'altare l'Angelo dell'Annuncia-zione e la Madonna. Per oltre un decennio la Concattedrale Ë rimasta priva delle vasche per la sua "vela", che sono state ripristinate di recente dall'Amministrazione Comunale (fonte http://wikimapia.org/1658965/Concattedrale-di-Taranto).. .
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  • La Concattedrale Ë stata costruita nel 1970 su progetto del famoso architetto GiÚ Ponti. Accanto al patrono di Taranto (San Cataldo) a partire dallo scampato terremoto di due secoli fa, la Vergine Ë ritenuta la protettrice della citt?. E cosÏ la Concattedrale Ë stata dedicata alla Gran Madre di Dio. Nel progetto realizzato da GiÚ Ponti, il luogo di culto doveva avere uno stretto legame con la tradizione marinara del capoluogo ionico..La facciata, infatti, rappresenta una "vela" che si riflette nell'acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, e cioË il mare. In realt? la Concattedrale ha una duplice facciata..La chiesa superiore puÚ ospitare 3.000 persone. Anche l'interno ci sono dei richiami marinareschi, come le due colonne ai alti del presbiterio che reggono delle ancore simboliche. L'organo Ë nascosto all'interno della chiesa, e il suono sembra che si propaghi in maniera corale. L'altare maggiore Ë tutto di pietra, con decorazioni in ferro rozzamente colorato di verde per la parte rivolta ai fedeli..Lo stesso GiÚ Ponti dipinse sulla parete dietro all'altare l'Angelo dell'Annuncia-zione e la Madonna. Per oltre un decennio la Concattedrale Ë rimasta priva delle vasche per la sua "vela", che sono state ripristinate di recente dall'Amministrazione Comunale (fonte http://wikimapia.org/1658965/Concattedrale-di-Taranto).. .
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota il campanile: esso, innalzato nel XII secolo ivenne distrutto in seguito dal terremoto del 1456 e sostituito durante i lavori di restauro dello Schettini nel 1952 con l'attuale, che riprende le forme di quello pi? antico (fonte Wikipedia, citata).
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota la facciata: essa "Ë tagliata orizzontalmente da un architrave spezzato di stile barocco. Sui tronconi sono adagiati due angeli che guardano il rettangolo del finestrone centrale sul quale campeggia la statua in pietra di san Cataldo. In basso si apre l'ampio portale sulla cui trabeazione Ë incastonato lo stemma dell'arcivescovo Stella..Sulle due fasce laterali suddivise in campi rettangolari si trovano quattro nicchie contenenti le statue di san Pietro apostolo e san Marco poste in basso ai lati del portale, e di san Rocco e sant'Irene in quelle superiori. Le nicchie sono sormontate da medaglioni culminanti a conchiglia. Il finestrone Ë contornato da ornamentazioni floreali ed affiancato da due colonne tortili. Due angioletti adoranti fiancheggiano la statua di san Cataldo che sormonta il finestrone. Sull'architrave del grande portale Ë scolpito lo stemma dell'arcivescovo Stella che promosse la realizzazione dell'opera (Fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Catte
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..Nella fotografia si nota il campanile: esso, innalzato nel XII secolo ivenne distrutto in seguito dal terremoto del 1456 e sostituito durante i lavori di restauro dello Schettini nel 1952 con l'attuale, che riprende le forme di quello pi? antico (fonte Wikipedia, citata).
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  • Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Nell'entroterra, in prossimit? di una parte della ferrovia dismessa, Ë presente l'indicazione del metanodotto dell'Enel
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  • La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) Ë una chiesa di Taranto, inizialmente dedicata a santa Maria Maddalena poi a san Cataldo vescovo. Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda met? del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della citt? voluti dall'imperatore Niceforo II Foca..Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruÏ l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto: il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporÚ la navata centrale con la profonda abside della chiesa bizantina, rimaste inalterata; l'altare Ë posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tagliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione..Nel 1713 fu aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manier (fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_San_Cataldo)..
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  • Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Nell'entroterra, in prossimit? di una parte della ferrovia dismessa, Ë presente l'indicazione del metanodotto dell'Enel
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  • Gabbiani in volo in città vecchia, a Taranto
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  • In città vecchia, a Taranto
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  • Città vecchia, Taranto
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  • Arcobaleno a Taranto
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  • Una sedia sulla spiaggia, sul Viale del Tramonto di Capo San Vito, a Taranto
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  • Perdoni, nella processione dei misteri, a Taranto
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  • Mar piccolo, Taranto
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  • Imbarcazione ormeggiata a San Vito, Taranto
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  • Rfilessi sul porticcolo, a Taranto
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  • Fuochi pirotecnici per i festeggiamenti di San Cataldo, patrono di Taranto
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  • Un pescatore sul porticcolo, a Taranto. Sullo sfondo, una nave militare
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  • Perdoni, nella processione dei misteri, a Taranto
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  • Scheletro di barca in mar piccolo, a Taranto
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  • Fuochi pirotecnici per i festeggiamenti di San Cataldo, patrono di Taranto
    GF_San Cataldo, i fuochi_10 maggio 2...jpg
  • Una piccola barca a San Vito, Taranto
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  • Taranto, una imbarcazione per la pesca nelle vicinanze delle navi militari
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  • Lungo la litoranea jonico salentina non Ë difficile imbattersi in imbarcazioni lasciate sulla spiaggia, segno della cultura marinara della Puglia.
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  • Una giornata tempestosa, a Taranto
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  • Vista dal mercato del pesce di Taranto. Si notano i pali adoperate per la coltivazione delle cozze che sta attraversando un periodo critico per la dichiarata presenza di diossine nei mitili.
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  • Sulla litoranea jonica, verso Maruggio, c'Ë questa trattoria abbandonata. La scritta Ë rovinata e, sulla parte superiore di una delle finestre si legge il prezzo delle focacce in vendita.
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  • Sulla litoranea jonica, verso Maruggio, c'Ë questa trattoria abbandonata. La scritta Ë rovinata e, sulla parte superiore di una delle finestre si legge il prezzo delle focacce in vendita.
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  • Passeggiando in vittà vecchia
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  • Pescatori in città vecchia - la riparazione delle reti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Il progetto si snoda attraverso l'osservazione attenta della struttura architettonica per analizzare nei dettagli la filosofia del progetto realizzato dall'architetto gio Ponti
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  • Taranto delegazione Third Person<br />
Silvio Maselli e Daniele Basilio di Apulia Film Commission a Taranto durante servizio di photoscouting per conto della società di produzione cinematografica Lupin Film interessata all’individuazione di location pugliesi per la realizzazione del progetto filmico "Third person" diretto da Paul Haggis.
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  • Taranto delegazione Third Person<br />
Silvio Maselli e Daniele Basilio di Apulia Film Commission a Taranto durante servizio di photoscouting per conto della società di produzione cinematografica Lupin Film interessata all’individuazione di location pugliesi per la realizzazione del progetto filmico "Third person" diretto da Paul Haggis.
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  • Taranto delegazione Third Person<br />
Silvio Maselli e Daniele Basilio di Apulia Film Commission a Taranto durante servizio di photoscouting per conto della società di produzione cinematografica Lupin Film interessata all’individuazione di location pugliesi per la realizzazione del progetto filmico "Third person" diretto da Paul Haggis.
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  • Taranto delegazione Third Person<br />
Silvio Maselli e Daniele Basilio di Apulia Film Commission a Taranto durante servizio di photoscouting per conto della società di produzione cinematografica Lupin Film interessata all’individuazione di location pugliesi per la realizzazione del progetto filmico "Third person" diretto da Paul Haggis.
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  • Taranto 10 settembre 2012.All'interno del Porto Industriale di Taranto
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  • Taranto 10 settembre 2012.All'interno del Porto Industriale di Taranto
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