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  • Kash Gabriele Torsello present Afghanistan Camera  Oscura at Locarno Film Festival with Reporter Without Borders
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  • Alessano, LE<br />
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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  • May 2014<br />
Photoshooting for Porshe Engeneering Nardò Technical Center.<br />
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Porsche Engineering took over responsibility for the Nardò Technical Center in Apulia, South Italy. The testing center was founded in 1975 and is, today, one of the most important and famous proving grounds in the world.<br />
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Photo © Kash Gabriele Torsello for Porshe Nardò Technical Center
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