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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
    KASH_RitagliDiCielo230710_118.jpg
  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
    KASH_RitagliDiCielo230710_109.jpg
  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano 23 luglio 2010.Marcello Torsello, inaugurazione mostra Ritagli di Cielo.. <br />
Le vicende della pittura di Marcello Torsello, seppure innestate da poco nel panorama dell'arte italiana, lasciano leggere dichiarazioni di attualità, dove passato presente e futuro si svelano.annodati al filo del desiderio. Ed è proprio questo filo del desiderio a riannodare il discorso dell'opera - ove transita.il capitolo del presente e la recherce du temp perdu - al soggetto, alle motivazioni profonde, alla struttura fantasmatica che dentro gorgoglia e fa affiorare in superficie un brano di storia, di storia contadina, di architettura del sud, di spaccato del territorio che l'artista conosce... Molti vorrebbero in questo caso stucchevolmente parlare.di pittura di paesaggio, niente di tutto ciò, perchè il paesaggio di Marcello Torsello se da una parte guarda.all'americano Edward Hopper per una sorta di pittura silenziosa, calma, stoica, luminosa e classica, dall'altra si.allontana dalle forme e dall'iconicità, per segnalarsi come addirittura svolta astratto-geometrica, per via dei tagli e.delle scenografie, per via dei ritagli di cielo, per via di certi comignoli sui tetti che sono fortemente evocativi,.immagini avvolte nella luce e nell'ombra, addirittura fantasmi dei luoghi. Case, tetti, facciate, comignoli, finestre, porte, diventano spazi senza confini, in un tempo dilatato, in un tempo che accoglieva la vita e oggi lascia sfumare.l'oscurità dei ricordi. Questo paesaggio improprio diventa lo spazio e il tempo dell'esperienza onirica, della.ricchezza irriducibile dei sogni. Marcello Torsello dipinge la realtà distaccandosi da essa, ma senza perdere il.legame con essa. Usa la materia e il colore per raggiungere la dimensione spirituale dei ricordi,la malinconia del.silenzio. Il silenzio degli spazi della memoria. Nel segno della reverie, la consistenza degli elementi, specie i comignoli, sono i gradi della realtà, e sono proprio questi gradi a far leggere ...
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  • Alessano, LE<br />
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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  • Afghanistan CameraOscura, il libro fotogiornalistico:..Il racconto dettagliato dei 23 giorni di prigionia, le brevi conversazioni con i sequestratori, i pensieri, le emozioni e, infine, la liberazione di Gabriele..L'autore, dopo aver trascorso un lungo periodo di riflessione e di silenzio,  racconta per la prima volta l'intera vicenda del suo rapimento, descrivendo non solo la segregazione ma anche i momenti chiave che hanno preceduto la sua cattura e che, a suo parere, rivelano i motivi e i mandanti del rapimento.  .Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese l'Ambasciata dei Taliban, e prosegue sino al 2006, quando viene trasportato per otto ore nel portabagagli di un'autovettura, incappucciato e incatenato, per poi essere consegnato a un uomo di Emergency. .La narrazione, costruita con parole e immagini fotografiche efficaci e talvolta crude, non concede nulla all'esibizione e allo spettacolo, ma avvicina il lettore alle diverse realtà e situazioni Afghane, attraverso una serie di Appunti di Viaggio e Incontri di un italiano vestito - ma non travestito - da afghano..Il libro offre un frammento di autobiografia nella quale il lettore viaggia lungo i sentieri afghani, accanto a Gabriele che lo aiuta a comprendere un mondo che ci appare estraneo solo perché ne ignoriamo le diversità storico culturali o le affinità spirituali e umane...Afghanistan CameraOscura  di Kash Gabriele Torsello                 .320 Pagine | 180 Fotografie | EUR 35.00. ISBN 978-88-90617300 .ISBN-A 10.978.88906173/00.© KASH GT 2001 - 2011..5 Anni di lavoro e di indagini per concludere e pubblicare Afghanistan CameraOscura,.il libro fotogiornalistico di Kash Gabriele Torsello...320 Pagine tra fotografie, interviste e testimonianze inedite che ripercorrono.l'Afghanistan dal Kyber Pass a Kabul, Khost, Badakshan, Kandahar, Lashkar-Gah.e Musa Qala...Il racconto inizia nel 2001, con il giovane giornalista che frequenta per circa un mese.l'Ambasciata dei Ta
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