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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Monteruga, 02 gennaio 2013..Località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce..Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso..(fonte testo:  wikipedia.it)
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Rovine del Palazzo del barone Salzedo, sec. XVIII. Si tratta della residenza rurale dei Baroni Salzedo, edificata nella località di Stigliano nel 1768, l'organismo architettonico conserva solo un elegante portale d'ingresso con stemma della famiglia. Versa in uno stato di conservazione pessimo, non è fruibile, merita il recupero. A pochi metri si erge la Chiesa di Santa Marina di Stigliano. Le costruzioni si trovano a circa 3 chilometri da Serrano, in aperta campagna, sui resti dell'antico feudo di Stigliano. La piccola chiesetta dedicata a Santa Marina fu costruita nel 1762 per volontà del barone Domenico Salzedo insieme all'adiacente complesso architettonico. La chiesa, a croce greca, presenta tre altari. Quello maggiore conserva nella nicchia tonda l'immagine bizantina della titolare. Al di sotto della costruzione del Salzedo è situata una cripta rupestre con una serie di affreschi, alcuni dei quali difficilmente recuperabili, oggi ormai completamente invasa dai rovi. La tradizione orale narra che Stigliano era un paese sorto nel periodo bizantino. Quando sia stato distrutto il casale eventualmente esistito non lo sappiamo, può anche darsi che il centro sia stato abbattuto durante una delle varie scorrerie saracene. Proprio per sfuggire ai continui pericoli gli stiglianesi avrebbero riparato sulla collina fondando Serrano. Verso la fine del XIV secolo, il feudo di Stigliano per un periodo abbastanza lungo appartenne ai Lubelli. Successivamente andò ai Tolomei i quali poi nel 1575 lo vendettero al barone Nicolò Personè di Carpignano; nel 1580 insieme con Castrignano dei Greci il feudo fu di Filippo Prato. Nel 1643 essendo i Prato in debito con la famiglia Marchese furono costretti a vendergli la loro proprietà. Stigliano con il casale di Castrignano passò in seguito ai Maresgallo, ai Prototico e ai Gualtieri. Da questi ultimi infine, intorno al 1749, il barone Salzedo di Otranto comprò il feudo ormai disabitato.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Rovine del Palazzo del barone Salzedo, sec. XVIII. Si tratta della residenza rurale dei Baroni Salzedo, edificata nella località di Stigliano nel 1768, l'organismo architettonico conserva solo un elegante portale d'ingresso con stemma della famiglia. Versa in uno stato di conservazione pessimo, non è fruibile, merita il recupero. A pochi metri si erge la Chiesa di Santa Marina di Stigliano. Le costruzioni si trovano a circa 3 chilometri da Serrano, in aperta campagna, sui resti dell'antico feudo di Stigliano. La piccola chiesetta dedicata a Santa Marina fu costruita nel 1762 per volontà del barone Domenico Salzedo insieme all'adiacente complesso architettonico. La chiesa, a croce greca, presenta tre altari. Quello maggiore conserva nella nicchia tonda l'immagine bizantina della titolare. Al di sotto della costruzione del Salzedo è situata una cripta rupestre con una serie di affreschi, alcuni dei quali difficilmente recuperabili, oggi ormai completamente invasa dai rovi. La tradizione orale narra che Stigliano era un paese sorto nel periodo bizantino. Quando sia stato distrutto il casale eventualmente esistito non lo sappiamo, può anche darsi che il centro sia stato abbattuto durante una delle varie scorrerie saracene. Proprio per sfuggire ai continui pericoli gli stiglianesi avrebbero riparato sulla collina fondando Serrano. Verso la fine del XIV secolo, il feudo di Stigliano per un periodo abbastanza lungo appartenne ai Lubelli. Successivamente andò ai Tolomei i quali poi nel 1575 lo vendettero al barone Nicolò Personè di Carpignano; nel 1580 insieme con Castrignano dei Greci il feudo fu di Filippo Prato. Nel 1643 essendo i Prato in debito con la famiglia Marchese furono costretti a vendergli la loro proprietà. Stigliano con il casale di Castrignano passò in seguito ai Maresgallo, ai Prototico e ai Gualtieri. Da questi ultimi infine, intorno al 1749, il barone Salzedo di Otranto comprò il feudo ormai disabitato.
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  • Rovine del Palazzo del barone Salzedo, sec. XVIII. Si tratta della residenza rurale dei Baroni Salzedo, edificata nella località di Stigliano nel 1768, l'organismo architettonico conserva solo un elegante portale d'ingresso con stemma della famiglia. Versa in uno stato di conservazione pessimo, non è fruibile, merita il recupero. A pochi metri si erge la Chiesa di Santa Marina di Stigliano. Le costruzioni si trovano a circa 3 chilometri da Serrano, in aperta campagna, sui resti dell'antico feudo di Stigliano. La piccola chiesetta dedicata a Santa Marina fu costruita nel 1762 per volontà del barone Domenico Salzedo insieme all'adiacente complesso architettonico. La chiesa, a croce greca, presenta tre altari. Quello maggiore conserva nella nicchia tonda l'immagine bizantina della titolare. Al di sotto della costruzione del Salzedo è situata una cripta rupestre con una serie di affreschi, alcuni dei quali difficilmente recuperabili, oggi ormai completamente invasa dai rovi. La tradizione orale narra che Stigliano era un paese sorto nel periodo bizantino. Quando sia stato distrutto il casale eventualmente esistito non lo sappiamo, può anche darsi che il centro sia stato abbattuto durante una delle varie scorrerie saracene. Proprio per sfuggire ai continui pericoli gli stiglianesi avrebbero riparato sulla collina fondando Serrano. Verso la fine del XIV secolo, il feudo di Stigliano per un periodo abbastanza lungo appartenne ai Lubelli. Successivamente andò ai Tolomei i quali poi nel 1575 lo vendettero al barone Nicolò Personè di Carpignano; nel 1580 insieme con Castrignano dei Greci il feudo fu di Filippo Prato. Nel 1643 essendo i Prato in debito con la famiglia Marchese furono costretti a vendergli la loro proprietà. Stigliano con il casale di Castrignano passò in seguito ai Maresgallo, ai Prototico e ai Gualtieri. Da questi ultimi infine, intorno al 1749, il barone Salzedo di Otranto comprò il feudo ormai disabitato.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
    KASH_TREMITI_0580.jpg
  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
    KASH_TREMITI_0563.jpg
  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
    KASH_TREMITI_0538.jpg
  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Rovine del Palazzo del barone Salzedo, sec. XVIII. Si tratta della residenza rurale dei Baroni Salzedo, edificata nella località di Stigliano nel 1768, l'organismo architettonico conserva solo un elegante portale d'ingresso con stemma della famiglia. Versa in uno stato di conservazione pessimo, non è fruibile, merita il recupero. A pochi metri si erge la Chiesa di Santa Marina di Stigliano. Le costruzioni si trovano a circa 3 chilometri da Serrano, in aperta campagna, sui resti dell'antico feudo di Stigliano. La piccola chiesetta dedicata a Santa Marina fu costruita nel 1762 per volontà del barone Domenico Salzedo insieme all'adiacente complesso architettonico. La chiesa, a croce greca, presenta tre altari. Quello maggiore conserva nella nicchia tonda l'immagine bizantina della titolare. Al di sotto della costruzione del Salzedo è situata una cripta rupestre con una serie di affreschi, alcuni dei quali difficilmente recuperabili, oggi ormai completamente invasa dai rovi. La tradizione orale narra che Stigliano era un paese sorto nel periodo bizantino. Quando sia stato distrutto il casale eventualmente esistito non lo sappiamo, può anche darsi che il centro sia stato abbattuto durante una delle varie scorrerie saracene. Proprio per sfuggire ai continui pericoli gli stiglianesi avrebbero riparato sulla collina fondando Serrano. Verso la fine del XIV secolo, il feudo di Stigliano per un periodo abbastanza lungo appartenne ai Lubelli. Successivamente andò ai Tolomei i quali poi nel 1575 lo vendettero al barone Nicolò Personè di Carpignano; nel 1580 insieme con Castrignano dei Greci il feudo fu di Filippo Prato. Nel 1643 essendo i Prato in debito con la famiglia Marchese furono costretti a vendergli la loro proprietà. Stigliano con il casale di Castrignano passò in seguito ai Maresgallo, ai Prototico e ai Gualtieri. Da questi ultimi infine, intorno al 1749, il barone Salzedo di Otranto comprò il feudo ormai disabitato.
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  • Rovine del Palazzo del barone Salzedo, sec. XVIII. Si tratta della residenza rurale dei Baroni Salzedo, edificata nella località di Stigliano nel 1768, l'organismo architettonico conserva solo un elegante portale d'ingresso con stemma della famiglia. Versa in uno stato di conservazione pessimo, non è fruibile, merita il recupero. A pochi metri si erge la Chiesa di Santa Marina di Stigliano. Le costruzioni si trovano a circa 3 chilometri da Serrano, in aperta campagna, sui resti dell'antico feudo di Stigliano. La piccola chiesetta dedicata a Santa Marina fu costruita nel 1762 per volontà del barone Domenico Salzedo insieme all'adiacente complesso architettonico. La chiesa, a croce greca, presenta tre altari. Quello maggiore conserva nella nicchia tonda l'immagine bizantina della titolare. Al di sotto della costruzione del Salzedo è situata una cripta rupestre con una serie di affreschi, alcuni dei quali difficilmente recuperabili, oggi ormai completamente invasa dai rovi. La tradizione orale narra che Stigliano era un paese sorto nel periodo bizantino. Quando sia stato distrutto il casale eventualmente esistito non lo sappiamo, può anche darsi che il centro sia stato abbattuto durante una delle varie scorrerie saracene. Proprio per sfuggire ai continui pericoli gli stiglianesi avrebbero riparato sulla collina fondando Serrano. Verso la fine del XIV secolo, il feudo di Stigliano per un periodo abbastanza lungo appartenne ai Lubelli. Successivamente andò ai Tolomei i quali poi nel 1575 lo vendettero al barone Nicolò Personè di Carpignano; nel 1580 insieme con Castrignano dei Greci il feudo fu di Filippo Prato. Nel 1643 essendo i Prato in debito con la famiglia Marchese furono costretti a vendergli la loro proprietà. Stigliano con il casale di Castrignano passò in seguito ai Maresgallo, ai Prototico e ai Gualtieri. Da questi ultimi infine, intorno al 1749, il barone Salzedo di Otranto comprò il feudo ormai disabitato.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
    KASH_TREMITI_0589.jpg
  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
    KASH_TREMITI_0583.jpg
  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
<br />
L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 ad est della costa Molisana e da Termoli.<br />
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.<br />
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.<br />
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu[4], prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.<br />
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L'arcipelago è composto dalle isole di:<br />
San Nicola, sulla quale risiede la maggior parte della popolazione e si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.<br />
San Domino, più grande, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).<br />
Capraia (detta pure Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.<br />
Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.<br />
Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.<br />
La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
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  • Rovine del Palazzo del barone Salzedo, sec. XVIII. Si tratta della residenza rurale dei Baroni Salzedo, edificata nella località di Stigliano nel 1768, l'organismo architettonico conserva solo un elegante portale d'ingresso con stemma della famiglia. Versa in uno stato di conservazione pessimo, non è fruibile, merita il recupero. A pochi metri si erge la Chiesa di Santa Marina di Stigliano. Le costruzioni si trovano a circa 3 chilometri da Serrano, in aperta campagna, sui resti dell'antico feudo di Stigliano. La piccola chiesetta dedicata a Santa Marina fu costruita nel 1762 per volontà del barone Domenico Salzedo insieme all'adiacente complesso architettonico. La chiesa, a croce greca, presenta tre altari. Quello maggiore conserva nella nicchia tonda l'immagine bizantina della titolare. Al di sotto della costruzione del Salzedo è situata una cripta rupestre con una serie di affreschi, alcuni dei quali difficilmente recuperabili, oggi ormai completamente invasa dai rovi. La tradizione orale narra che Stigliano era un paese sorto nel periodo bizantino. Quando sia stato distrutto il casale eventualmente esistito non lo sappiamo, può anche darsi che il centro sia stato abbattuto durante una delle varie scorrerie saracene. Proprio per sfuggire ai continui pericoli gli stiglianesi avrebbero riparato sulla collina fondando Serrano. Verso la fine del XIV secolo, il feudo di Stigliano per un periodo abbastanza lungo appartenne ai Lubelli. Successivamente andò ai Tolomei i quali poi nel 1575 lo vendettero al barone Nicolò Personè di Carpignano; nel 1580 insieme con Castrignano dei Greci il feudo fu di Filippo Prato. Nel 1643 essendo i Prato in debito con la famiglia Marchese furono costretti a vendergli la loro proprietà. Stigliano con il casale di Castrignano passò in seguito ai Maresgallo, ai Prototico e ai Gualtieri. Da questi ultimi infine, intorno al 1749, il barone Salzedo di Otranto comprò il feudo ormai disabitato.
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