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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
<br />
L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
<br />
L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
<br />
L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
<br />
L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
<br />
L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Nella piazza centrale dell’antico paesino di Casamassella, frazione del Comune di Uggiano La Chiesa, si affaccia l’austero Castello De Viti de Marco, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose dell’entroterra salentino, a soli 3 km da Otranto.<br />
Le sue origini risalgono al 1200 quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Trasformato nel 1700 in un palazzo nobiliare, fu arricchito di balconi e finestre. La superba facciata è caratterizzata da un magnifico balcone mensolato, incastonato in una nicchia ad arco soprastante il portale centrale.<br />
Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca nobile e remota, quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno, che è stato accuratamente ristrutturato mantenendo il suo aspetto originario. Archi a ogiva medioevali ed elementi architettonici del settecento convivono armoniosamente creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino mediterraneo, con lo scenografico colonnato a pergola. <br />
Attraverso ampie vetrate ad arco, si accede alle sale da ricevimento del palazzo. Caratteristiche di antichi manieri le sale, dalle grandi volte a botte, avvolgono l’ospite in una luce calda ed accogliente e lo conducono, attraverso un romantico giardino d’inverno, allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete.
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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