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Barletta

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La Villa deve il suo nome al patrizio Barlettano, il Marchese D. Raffaele Bonelli e suo figlio Giuseppe che nei primi decenni del XIX secolo l'hanno ristrutturata ed ampliata. .È immersa in un ampio giardino che si esente per 22.500 mq ed è circondato da un recinto murario; rappresenta un raro esempio di villa suburbana ottocentesca collocata in un articolato territorio agrario con ville, casini e masserie, scelte dalla nobiltà cittadina tra Sette e Ottocento come abitazioni o luoghi di villeggiatura. Il giardino conserva ancora l'impianto originario risalente alla prima metà del XIX secolo. Lungo il viale principale è situata "pagliaia", una piccola costruzione circolare che consentiva la sosta durante le passeggiate. .Sul lato di sud-ovest è collocata una serra costruita interamente in ferro battuto su un basamento in pietra.La casa patronale è costruita su tre piani e si sviluppa su una pianta ad elle. Al pian terreno si trovano la sala da pranzo, la cucina ed altri locali di servizio, al secondo piano un ampio salone e le stanze di abitazione, all'ultimo piano gli alloggi della servitù. .Sul lato destro della villa sono situate le tettoie che servivano da ricovero per le carrozze e per i cavalli..All'interno del giardino sono situate diverse fontane, tra le quali una davanti all'ingresso ed un'altra sul retro della casa, e alcune statue raffiguranti divinità e personaggi tratti dalla mitologia classica. .

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Barletta_Villa_Bonelli_20130102_SP04287.jpg
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Savino Porcelluzzi
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4256x2832 / 1.9MB
propugliaphoto.com
Barletta villa bonelli marchese raffaele giuseppe borgovilla ottocento xix ProPugliaPhoto
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La Villa deve il suo nome al patrizio Barlettano, il Marchese D. Raffaele Bonelli e suo figlio Giuseppe che nei primi decenni del XIX secolo l'hanno ristrutturata ed ampliata. .È immersa in un ampio giardino che si esente per 22.500 mq ed è circondato da un recinto murario; rappresenta un raro esempio di villa suburbana ottocentesca collocata in un articolato territorio agrario con ville, casini e masserie, scelte dalla nobiltà cittadina tra Sette e Ottocento come abitazioni o luoghi di villeggiatura. Il giardino conserva ancora l'impianto originario risalente alla prima metà del XIX secolo. Lungo il viale principale è situata "pagliaia", una piccola costruzione circolare che consentiva la sosta durante le passeggiate. .Sul lato di sud-ovest è collocata una serra costruita interamente in ferro battuto su un basamento in pietra.La casa patronale è costruita su tre piani e si sviluppa su una pianta ad elle. Al pian terreno si trovano la sala da pranzo, la cucina ed altri locali di servizio, al secondo piano un ampio salone e le stanze di abitazione, all'ultimo piano gli alloggi della servitù. .Sul lato destro della villa sono situate le tettoie che servivano da ricovero per le carrozze e per i cavalli..All'interno del giardino sono situate diverse fontane, tra le quali una davanti all'ingresso ed un'altra sul retro della casa, e alcune statue raffiguranti divinità e personaggi tratti dalla mitologia classica. .