Taranto Punti di Vista
Add to Lightbox DownloadVista di un uliveto situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).
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- Taranto punti di vista, 'savana' pugliese
![Vista di un uliveto situato nell'entroterra della c.d. circummarepiccolo, la strada che costeggia il mare piccolo di Taranto.. Il mare piccolo Ë un mare artificiale che fu fatto realizzare da re Ferdinando I di Napoli nel 1481. Per questo Taranto Ë conosciuta come "la citt? dei due mari", il Mare Grande e, appunto, il Mare Piccolo. Nel seno del Mare Piccolo inizia la coltivazione dei mitili (le cozze"), favorita dalla presenza dei c.d. citri, ovvero "sorgenti di acqua dolce che sboccano dalla crosta sottomarina [e che] rappresentano lo sbocco naturale di quei corsi d'acqua che in epoche assai remote hanno dato origine alle gravine in Puglia, e che scomparsi oggi dalla superficie scorrono in reti idrografiche sotterranee sfociando nel Mar Ionio e nel Mare Adriatico..Da secoli uliveti e ulivi monumentali sono profondamente innervati nel paesaggio pugliese, nella sua storia e nella sua economia. Sono i primi navigatori fenici e greci a diffondere la coltivazione, proseguita poi dagli Arabi e dai Romani..nerazioni di potatori ed esperti di innesto pugliesi hanno fatto il resto. Tra gli oltre 60 milioni di piante, costituenti il patrimonio ulivicolo di Puglia, cinque milioni di ulivi secolari monumentali ora sono sottoposti a particolare tutela..Ancora oggi gli appezzamenti di terra coltivate ad uliveto da famiglie proprietarie sono il cuore della cultura contadina pugliese con le loro piante secolari , i loro trappeti e le loro consuetudini millenarie di raccolta e produzione (fonte http://www.tourpuglia.it/cosa-vedere/natura-e-paesaggio/tra-uliveti-e-ulivi-secolari).](https://www.propugliaphoto.com/img-get2/I0000sPpzQIkqEVE/fit=1000x750/012GF-TarantoPDV-003.jpg)
