Volturara Appula
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Volturara Appula. Il piccolo centro abitato sorge sul Subappennino Dauno non lontano dai confini con Molise e Campania.
Secondo alcune fonti storiche la città venne fondata col nome di Uluria nel I secolo a.C.[senza fonte] da popolazioni indigene, gli Uluri, che successivamente vennero sottomessi dagli Apuli prima che la zona entrasse nella sfera di influenza romana. La cittadina fu alleata di Roma nelle guerre sannitiche.
Fu sede vescovile dal 969 al 1818 come suffraganea dell'Arcidiocesi di Benevento.
Nel Catalogus Baronum di epoca normanna, figura tra i feudi posseduti dal Conte Filippo di Civitate; a seguito della conquista angioina, metà del feudo è concesso al milite Ugone de Sully; nel 1447 Volturara risulta tra i possedimenti del potente barone di origine spagnola Garcia Cavaniglia, Conte di Troia. Nel 1478 il Re Ferdinando ne conferma il possesso, quale erede dei beni feudali di suo padre Paolo, a Giovannella De Molisio, che porta in dote la città al marito Alberico Carafa, Duca di Ariano e Conte di Marigliano; la conferma è reiterata nel 1497 dal Re Federico. All'inizio del '500 Volturara è praticamente disabitata e l'allora feudataria Beatrice Carafa, moglie di Alberico II, la ripopola adducendovi una colonia di 'provenzali', probabilmente originari delle valli valdesi del Piemonte, ai quali concede uno Statuto, riscoperto nel '900 e divenuto assai noto fra gli studiosi per la sua antesignana liberalità. Nel 1528, a seguito della ribellione del Carafa, Volturara è dedotta in patrimonio ed assegnata nel 1532 al Principe di Molfetta Ferrante Gonzaga, comandante della Cavalleria di Carlo V. Costui, tornato nelle terre natìe e divenuto 1º Duca Sovrano di Guastalla, rivende il feudo a Francescantonio Villano. Il 27 febbraio del 1548 il Viceré Pietro de Toledo concede il Regio Assenso alla vendita di Volturara da parte del Villano a Vincenzo Carafa. Il 15 marzo 1569, la città è nuovamente ceduta, per la somma di 29.200 ducati, a Bartolomeo Caracc
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![Volturara Appula. Il piccolo centro abitato sorge sul Subappennino Dauno non lontano dai confini con Molise e Campania.<br />
Secondo alcune fonti storiche la città venne fondata col nome di Uluria nel I secolo a.C.[senza fonte] da popolazioni indigene, gli Uluri, che successivamente vennero sottomessi dagli Apuli prima che la zona entrasse nella sfera di influenza romana. La cittadina fu alleata di Roma nelle guerre sannitiche.<br />
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Fu sede vescovile dal 969 al 1818 come suffraganea dell'Arcidiocesi di Benevento.<br />
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Nel Catalogus Baronum di epoca normanna, figura tra i feudi posseduti dal Conte Filippo di Civitate; a seguito della conquista angioina, metà del feudo è concesso al milite Ugone de Sully; nel 1447 Volturara risulta tra i possedimenti del potente barone di origine spagnola Garcia Cavaniglia, Conte di Troia. Nel 1478 il Re Ferdinando ne conferma il possesso, quale erede dei beni feudali di suo padre Paolo, a Giovannella De Molisio, che porta in dote la città al marito Alberico Carafa, Duca di Ariano e Conte di Marigliano; la conferma è reiterata nel 1497 dal Re Federico. All'inizio del '500 Volturara è praticamente disabitata e l'allora feudataria Beatrice Carafa, moglie di Alberico II, la ripopola adducendovi una colonia di 'provenzali', probabilmente originari delle valli valdesi del Piemonte, ai quali concede uno Statuto, riscoperto nel '900 e divenuto assai noto fra gli studiosi per la sua antesignana liberalità. Nel 1528, a seguito della ribellione del Carafa, Volturara è dedotta in patrimonio ed assegnata nel 1532 al Principe di Molfetta Ferrante Gonzaga, comandante della Cavalleria di Carlo V. Costui, tornato nelle terre natìe e divenuto 1º Duca Sovrano di Guastalla, rivende il feudo a Francescantonio Villano. Il 27 febbraio del 1548 il Viceré Pietro de Toledo concede il Regio Assenso alla vendita di Volturara da parte del Villano a Vincenzo Carafa. Il 15 marzo 1569, la città è nuovamente ceduta, per la somma di 29.200 ducati, a Bartolomeo Caracc](https://www.propugliaphoto.com/img-get2/I0000F1.igrQV9nw/fit=1000x750/Volturara-20141230-SP06333.jpg)
