• Facebook
  • Twitter
x

PhotoScouting Cinema Fashion Pubblicità

  • Locations
  • About
  • Contact
Show Navigation
Archive
Cart Lightbox Client Area
Add to Cart Download
twitterlinkedinfacebook

Remains

22 images Created 8 Jul 2015

View: 100 | All

Loading ()...

  • Monteruga è una località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce. Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso.<br />
Monteruga is an uninhabited place near Veglie, in the province of Lecce. The name alludes to a hill crossed by a ditch. Founded in Fascist era, it is a typical example of the village of The Reformation. It was developed after the land reform of 1950 when many farmlands were expropriated and given to the peasants who settled there. The story of Monteruga as town ends during the eighties. In memory of the recent past, at present it remain the school, the central square, the church dedicated to St. Anthony the Abbot.
    ADM_Monteruga04202013_010.jpg
  • Monteruga è una località disabitata del comune di Veglie in provincia di Lecce. Sorta nel ventennio fascista, è un tipico esempio di villaggio dell'Ente Riforma. Si sviluppò in seguito alla riforma fondiaria del 1950 quando numerosi terreni agricoli furono espropriati ed assegnati ai contadini che qui vi si stabilirono. La storia di Monteruga come centro abitato termina con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il toponimo allude ad un colle solcato da un fosso.Monteruga is an uninhabited place near Veglie, in the province of Lecce. The name alludes to a hill crossed by a ditch. Founded in Fascist era, it is a typical example of the village of The Reformation. It was developed after the land reform of 1950 when many farmlands were expropriated and given to the peasants who settled there. The story of Monteruga as town ends during the eighties. In memory of the recent past, at present it remain the school, the central square, the church dedicated to St. Anthony the Abbot.
    ADM_Monteruga04202013_184.jpg
  • Il cancello di ingresso dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
    GAS_reginapacis_02.jpg
  • Dettaglio di un vetro in frantumi della porta d'ingresso dall'interno di uno dei locali dell'ex centro di permanenza temporanea "Casa Regina Pacis" a San foca (LE) ormai in disuso. 21/02/2010 (PH Gabriele Spedicato)..I Centri di permanenza temporanea (CPT), ora denominati Centri di identificazione ed espulsione (CIE), sono strutture istituite in ottemperanza a quanto disposto all'articolo 12 della legge Turco-Napolitano (L. 40/1998) per ospitare gli stranieri "sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera" nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamenti eseguibile.
    GAS_reginapacis_34.jpg
  • "Il destino d'Italia è sul mare" si legge al suo ingresso... Una lunga storia, quella di un'imponente opera circondata dal verde e nata, pare, dal primo colpo di piccone di Benito Mussolini nel 1934. Situata sul seno di ponente del porto, di fronte al Castello Svevo, è stata inaugurata nel 1937 come Accademia Marinara denominata "Collegio Navale della Gioventù Italiana del Littorio". Durante la seconda guerra mondiale, con il trasferimento a Brindisi della famiglia reale fuggita da Roma, è diventata sede dell'Accademia Navale di Livorno dal 1943 al 1946. In seguito la competenza venne affidata al Comune di Brindisi ma la struttura fu destinata all'accoglienza e all'istruzione di profughi giuliani e dalmati prendendo il nome di "Collegio Niccolò Tommaseo", dal letterato nato in Dalmazia nel 1802 e sostenitore della fratellanza tra slavi e italiani. Cominciava intanto il declino... Nel 1951 venne chiuso come Scuola convitto conservando la sede dell'Istituto Nautico e di altre scuole fino a quando, con il passaggio di proprietà alla Regione, nel 1977 è stato dichiarato inagibile. Nonostante gli accertati problemi di sicurezza, nel 1978 il Comune chiese alla Regione l'utilizzo di parte della struttura per la sistemazione temporanea di una decina di famiglie senza tetto. Dal rigore della cultura militare alla clemenza della povertà... il Collegio diventa un condominio, anzi un ghetto,  trasformato negli interni a piacimento dei nuovi abitanti, famiglie che negli anni sono diventate oltre duecento, sfrattate solo nel 1999 con l'assegnazione di nuovi appartamenti.  Il Tommaseo viene chiuso e murato in attesa di nuove destinazioni d'uso.... Nel dicembre 2010, a seguito di un accordo con la Regione e la Provincia, il Comune di Brindisi ne è tornato in possesso con l'impegno di presentare un progetto di recupero. Nel frattempo, nonostante muri e recinzioni, qualcuno aveva creato un varco.... oggi i ragazzi giocano alla guerra, in uno scenario ideale per allarmanti emulazioni.
    IS_collegiotommaseo_504211 (4).jpg
  • "Il destino d'Italia è sul mare" si legge al suo ingresso... Una lunga storia, quella di un'imponente opera circondata dal verde e nata, pare, dal primo colpo di piccone di Benito Mussolini nel 1934. Situata sul seno di ponente del porto, di fronte al Castello Svevo, è stata inaugurata nel 1937 come Accademia Marinara denominata "Collegio Navale della Gioventù Italiana del Littorio". Durante la seconda guerra mondiale, con il trasferimento a Brindisi della famiglia reale fuggita da Roma, è diventata sede dell'Accademia Navale di Livorno dal 1943 al 1946. In seguito la competenza venne affidata al Comune di Brindisi ma la struttura fu destinata all'accoglienza e all'istruzione di profughi giuliani e dalmati prendendo il nome di "Collegio Niccolò Tommaseo", dal letterato nato in Dalmazia nel 1802 e sostenitore della fratellanza tra slavi e italiani. Cominciava intanto il declino... Nel 1951 venne chiuso come Scuola convitto conservando la sede dell'Istituto Nautico e di altre scuole fino a quando, con il passaggio di proprietà alla Regione, nel 1977 è stato dichiarato inagibile. Nonostante gli accertati problemi di sicurezza, nel 1978 il Comune chiese alla Regione l'utilizzo di parte della struttura per la sistemazione temporanea di una decina di famiglie senza tetto. Dal rigore della cultura militare alla clemenza della povertà... il Collegio diventa un condominio, anzi un ghetto,  trasformato negli interni a piacimento dei nuovi abitanti, famiglie che negli anni sono diventate oltre duecento, sfrattate solo nel 1999 con l'assegnazione di nuovi appartamenti.  Il Tommaseo viene chiuso e murato in attesa di nuove destinazioni d'uso.... Nel dicembre 2010, a seguito di un accordo con la Regione e la Provincia, il Comune di Brindisi ne è tornato in possesso con l'impegno di presentare un progetto di recupero. Nel frattempo, nonostante muri e recinzioni, qualcuno aveva creato un varco.... oggi i ragazzi giocano alla guerra, in uno scenario ideale per allarmanti emulazioni.
    IS_collegiotommaseo_504211 (48).jpg
  • Questa è la sala principale del vecchio cinema Massimo di Lizzano (Ta). Anche se in stato di abbandono, conserva ancora la sua anima. Molte cose sono state trafugate, ma i seggiolini sono perfortuna rimasti. Il tetto è andato distrutto però è visibile ancora la struttura di legno che ospitava i pannelli per l'insonorizzazione della sala.
    GD_140710-75.jpg
  • Bari, Fabrica in disuso
    AVU_Calabrese_32.jpg
  • Taranto, mercato in citta'? vecchia.
    03 mercato.jpg
  • Alluvione a Ginosa Marina in Contrada Pantano
    LG_Contrada Pantano_39.jpg
  • Casarano LE<br />
Antico Palazzo nobiliare in stato di abbandono
    VillaDecadente__K001814s.jpg
  • Zona di campagna arida con vecchie costruzioni localizzata sulla litoranea Otranto-Leuca
    KASH_OtrantoLeuca_KGT9723.jpg
  • Zona di campagna arida con vecchie costruzioni localizzata sulla litoranea Otranto-Leuca
    KASH_OtrantoLeuca_KGT9728.jpg
  • Brindisi litoranea nord- vecchio lido di Acque Chiare
    IS_ruderi_costa_17062014 (19).jpg
  • Brindisi litoranea nord- ex Estoril
    IS_ruderi_costa_17062014 (7).jpg
  • Antico casolare nella campagna di San Marco Lacatola, in provincia di Foggia
    KASH_SanMarcoLacatola-005.jpg
  • Vecchio casale abbandonato sulla provinciale Massafra-Mottola
    KASH_CasaleMottola_KGT5369.jpg
  • Foggia Monti Dauni nei pressi di Biccari (Foggia).<br />
Vecchia casetta in disuso.<br />
<br />
Il Subappennino Dauno (noto anche con i toponimi Monti Dauni o Monti della Daunia, la mundàgne o u Appenníne in foggiano) è una catena montuosa che costituisce il prolungamento orientale dell'Appennino sannita. Essa occupa la parte occidentale della Capitanata e corre lungo il confine della Puglia con il Molise e la Campania.
    KASH_MontiDauni_017.jpg
  • Foggia Monti Dauni nei pressi di Biccari (Foggia).<br />
Vecchia casetta in disuso.<br />
<br />
Il Subappennino Dauno (noto anche con i toponimi Monti Dauni o Monti della Daunia, la mundàgne o u Appenníne in foggiano) è una catena montuosa che costituisce il prolungamento orientale dell'Appennino sannita. Essa occupa la parte occidentale della Capitanata e corre lungo il confine della Puglia con il Molise e la Campania.
    KASH_MontiDauni_197.jpg
  • Crispiano, marzo 2013.Casolare, masseria contrada Vallenza.Abitazione e terre coltivatori e allevatori nelle campagne di Crispiano direzione Massafra
    KASH_CrispianoMasseriaContradaVallen...jpg
  • Crispiano, marzo 2013.Casolare, masseria contrada Vallenza.Abitazione e terre coltivatori e allevatori nelle campagne di Crispiano direzione Massafra
    KASH_CrispianoMasseriaContradaVallen...jpg
  • Crispiano, marzo 2013.Casolare, masseria contrada Vallenza.Abitazione e terre coltivatori e allevatori nelle campagne di Crispiano direzione Massafra
    KASH_CrispianoMasseriaContradaVallen...jpg