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Holy

36 images Created 8 Jul 2015

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  • La sttua della Desolata portata a spalla da quattro uomini e "scortata" da appartenenti alle forze dell'ordine
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  • Gallipoli - Processione dei Misteri e della Tomba di Cristo che precede la Pasqua. Nella sacrestia della chiesa sono conservate le statue dei Misteri Dolorosi: esse vengono portate in processione dal tramonto del Venerdì Santo alle prime ore del Sabato Santo. La processione è preceduta dai lampioni e dal suono di alcuni strumenti musicali tradizionali, come la trozzula (uno strumento in legno con battenti metallici), la la tromba ed al tamburo scordato. La Processione dei Misteri e della Tomba di Cristo è una delle processioni più suggestive e coinvolgenti della ritualistica tradizionale, cui partecipa la Confraternita di S. Maria degli Angeli con il simulacro di Maria Santissima Addolorata.<br />
Gallipoli - Procession of the Mysteries and the Tomb of Christ before Easter. In the sacristy of the church there are the statues of the Sorrowful Mysteries: they are carried in procession from sunset Friday to the early hours of Holy Saturday. The procession is preceded by the street lamps and the sound of some traditional musical instruments, such as the trozzula (a wooden instrument with metal doors), the trumpet and the drum tune. The Procession of the Mysteries and the Tomb of Christ is one of the most charming and engaging processions of traditional rituals, involving the Brotherhood of St. Maria degli Angeli with the statue of Our Lady of Sorrows.
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  • Botrugno - Processione dei Misteri - 30 marzo 2013. La processione parte dalla Cappella dell'Assunta, alle spalle della Chiesa Madre, alle 6 del mattino. I fedeli e i membri della Confraternita dell'Assunta accompagnano nelle strade del paese le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata. La processione è preceduta dalla Croce dei Misteri sorretta dai giovani del paese, poi in successione è il turno delle donne del posto (vestite di nero con camicia e guanti bianchi) che sorreggono la statua del Cristo torturato. La processione continua con la statua del Cristo Morto, sorretto dagli uomini del paese vestiti con lo stesso tipo di abbigliamento e infine la statua della Madonna Addolorata che chiude la processione. Alla fine della processione, intorno alle 8, tutte statue vengono riportate nella Cappella dell'Assunta ed esposte per la contemplazione.<br />
Botrugno - The Procession of the Mysteries - March 30, 2013. The procession starts from the Chapel of the Assumption, behind the Cathedral Church at 6 o'clock in the morning. The faithful and members of the Brotherhood of the Assumption accompany in the streets of the statues of the dead Christ and Our Lady of Sorrows. The procession is preceded by the Cross of the Mysteries supported by the youth of the country, then in succession is the turn of the local women (dressed in black shirt and white gloves) that hold the statue of Christ tortured. The procession continues with the statue of the dead Christ, supported by the men of the village dressed with the same kind of clothes and finally the statue of Our Lady of Sorrows, which closes the procession. At the end of the procession, around 8 am, all statues are reported in the Chapel of the Assumption and exposed for contemplation.
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  • Natale in contea 2010 - Castro - Lecce - 25 dicembre 2010 - Natale in contea è la rappresentazione medievale del presepe vivente che Castro propone ogni anno. Si tratta di una rappresentazione ospitata nel borgon antico della cittadina dove i mestieri di un tempo (ma spesso sono gli stessi che ancora oggi caratterizzano la terra salentina) prendono vita nelle mani degli artigiani. La manifestazione è organizzata dal Comune di Castro in collaborazione con l'Associazione Castro Medievale. Tutto il centro storico di Castro viene animato da personaggi e costumi del tempo e in ciascun edificio viene ricreata la vita quotidiana che in esso si svolgeva.
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  • Don Giuseppe Spedicato, parroco della parrocchia di Sant'Antonio Abate a Novoli (LE), benedice la folla prima della processione in onore del santo durante la festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" a Novoli in provincia di Lecce, in p.zza Tito Schipa. 16/01/2009 (PH Gabriele Spedicato)..La festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" ha radici antichissime..Nasce dalla devozione al Santo, e si è sviluppata nel corso degli ultimi anni diventando un vero e proprio evento, atteso e partecipato da pellegrini e turisti, sicuramente di tutta la Puglia, e di buona parte del sud Italia..Caratteristica peculiare è la maestosa "Fòcara", elemento della cultura "immateriale", assunto ormai come simbolo di Novoli. .Monumento unico nella sua maestosità e grandezza, è un enorme falò di tralci di vite secchi sapientemente lavorati e messi insieme con tecniche antichissime, che si tramandano di padre in figlio. Il risultato è una pira di 20 metri di diametro e 25 metri di altezza, che non ha pari almeno in Italia e nel bacino del Mediterraneo..Questa grande "costruzione agricola" viene accesa la sera del 16 gennaio con uno spettacolo di fuochi pirotecnici, e rappresenta il punto di riferimento per gli eventi e le manifestazioni, che durano fino a notte inoltrata. L'accensione della "focara" è il momento culminante della festa e la piazza che la ospita, piazza Tito Schipa, conta la presenza di oltre 60.000 persone. Il flusso di persone è continuo nei giorni precendenti e successivi, e tocca qualche centinaio di migliaia di presenze, divise nelle diverse manifestazioni ed eventi collaterali..I giorni clou della festa sono il 16, 17 e 18 gennaio di ogni anno. Oltre alla forza degli aspetti religiosi e devozionali, tante le attività tradizionali e culturali, programmate già a partire dal mese di dicembre, e per tutto il mese di gennaio. Le tappe di avvicinamento alla festa sono numerose, e si dividono in numerosi percorsi: relig
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  • Don Giuseppe Spedicato, Parroco della parrocchia di Sant'Antonio Abate a Novoli (LE), insieme a fedeli, religiosi e rappresentanze istituzionali in processione per onorare Sant'Antonio Abate durante la festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" a Novoli in provincia di Lecce. 16/01/2009 (PH Gabriele Spedicato)...La festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" ha radici antichissime..Nasce dalla devozione al Santo, e si è sviluppata nel corso degli ultimi anni diventando un vero e proprio evento, atteso e partecipato da pellegrini e turisti, sicuramente di tutta la Puglia, e di buona parte del sud Italia..Caratteristica peculiare è la maestosa "Fòcara", elemento della cultura "immateriale", assunto ormai come simbolo di Novoli. .Monumento unico nella sua maestosità e grandezza, è un enorme falò di tralci di vite secchi sapientemente lavorati e messi insieme con tecniche antichissime, che si tramandano di padre in figlio. Il risultato è una pira di 20 metri di diametro e 25 metri di altezza, che non ha pari almeno in Italia e nel bacino del Mediterraneo..Questa grande "costruzione agricola" viene accesa la sera del 16 gennaio con uno spettacolo di fuochi pirotecnici, e rappresenta il punto di riferimento per gli eventi e le manifestazioni, che durano fino a notte inoltrata. L'accensione della "focara" è il momento culminante della festa e la piazza che la ospita, piazza Tito Schipa, conta la presenza di oltre 60.000 persone. Il flusso di persone è continuo nei giorni precendenti e successivi, e tocca qualche centinaio di migliaia di presenze, divise nelle diverse manifestazioni ed eventi collaterali..I giorni clou della festa sono il 16, 17 e 18 gennaio di ogni anno. Oltre alla forza degli aspetti religiosi e devozionali, tante le attività tradizionali e culturali, programmate già a partire dal mese di dicembre, e per tutto il mese di gennaio. Le tappe di avvicinamento alla festa sono numerose, e si dividono in n
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  • Don Giuseppe Spedicato e Oscar Marzo Vetrugno, il parroco della parrocchia di Sant'Antonio Abate e il Sindaco di Novoli, durante il rito religioso della benedizione della "Focara", un falò di tralci di vite secca simbolo religioso e culturale della festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" a Novoli in provincia di Lecce, in p.zza Tito Schipa. 16/01/2009 (PH Gabriele Spedicato)..La festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" ha radici antichissime..Nasce dalla devozione al Santo, e si è sviluppata nel corso degli ultimi anni diventando un vero e proprio evento, atteso e partecipato da pellegrini e turisti, sicuramente di tutta la Puglia, e di buona parte del sud Italia..Caratteristica peculiare è la maestosa "Fòcara", elemento della cultura "immateriale", assunto ormai come simbolo di Novoli. .Monumento unico nella sua maestosità e grandezza, è un enorme falò di tralci di vite secchi sapientemente lavorati e messi insieme con tecniche antichissime, che si tramandano di padre in figlio. Il risultato è una pira di 20 metri di diametro e 25 metri di altezza, che non ha pari almeno in Italia e nel bacino del Mediterraneo..Questa grande "costruzione agricola" viene accesa la sera del 16 gennaio con uno spettacolo di fuochi pirotecnici, e rappresenta il punto di riferimento per gli eventi e le manifestazioni, che durano fino a notte inoltrata. L'accensione della "focara" è il momento culminante della festa e la piazza che la ospita, piazza Tito Schipa, conta la presenza di oltre 60.000 persone. Il flusso di persone è continuo nei giorni precendenti e successivi, e tocca qualche centinaio di migliaia di presenze, divise nelle diverse manifestazioni ed eventi collaterali..I giorni clou della festa sono il 16, 17 e 18 gennaio di ogni anno. Oltre alla forza degli aspetti religiosi e devozionali, tante le attività tradizionali e culturali, programmate già a partire dal mese di dicembre, e per tutto il mese di gennaio. Le
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  • Il venerdì che precede la pasqua, per le vie del centro storico di Francavilla Fontana, piccolo paese della provincia di Brindisi, si ripete il rituale ormai tramandato da anno in anno della processione dei misteri. E' questo il momento dove tutta la popolazione si raccoglie in preghiera e penitenza per rendere omaggio al Cristo morto in croce. Qui varie congreghe e confraternite sfilano per le vie del paese portando in spalla le statue che raffigurano la passione di Cristo. Insieme a loro ci sono "i pappamusci", coppie di confratelli che appartengono alla congregazione del Carmine. Sono vestiti con la classica veste bianca , un cingolo alla cintura che rappresenta il simbolo del sacrificio, un mantello marrone detto scapolare ed in fine il cappuccio e cappello.
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  • Francavilla Fontana 09/04/2009 giorno del venerdì Santo, nel paese si svolgono le processioni a cui partecipano le diverse Congreghe. Uomini incappucciati detti "Pappamusci" girano a coppie per la città, giorno e notte. La sera si svolge la processione dei Misteri dove penitenti scalzi e incappucciati trascinano pesanti travi a croce.
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  • Francavilla Fontana 09/04/2009 giorno del venerdì Santo, nel paese si svolgono le processioni a cui partecipano le diverse Congreghe. Uomini incappucciati detti "Pappamusci" girano a coppie per la città, giorno e notte. La sera si svolge la processione dei Misteri dove penitenti scalzi e incappucciati trascinano pesanti travi a croce.
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  • Operai al lavoro per la realizzazione della FÚcara: essi, posizionati sulla scala, si passano le fascine di tralci di vite. La FÚcara, la cui costruzione inizia la mattina del 7 gennaio, Ë dedicata a Sant'Antonio Abate ed Ë costituita da un falÚ realizzato con fascine di tralci di vite (sarmente) recuperate dalla rimonta dei vigneti. Sulla cima della fÚcara, la mattina della Vigilia, viene issata un'artistica bandiera sulla quale Ë l'immagine del Santo. L'accensione della FÚcara avviene attraverso una batteria-fiaccolata. Una volta accesa, la FÚcara arde tutta la notte dando vita al fenomeno detto delle fasciddre, le faville che, nell'aria, somigliano ad una pioggia di fuoco. (fonte http://www.comune.novoli.le.it/focara/storia_focara.php).
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  • Francavilla Fontana 09/04/2009 giorno del venerdì Santo, nel paese si svolgono le processioni a cui partecipano le diverse Congreghe. Uomini incappucciati detti "Pappamusci" girano a coppie per la città, giorno e notte. La sera si svolge la processione dei Misteri dove penitenti scalzi e incappucciati trascinano pesanti travi a croce.
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  • Francavilla Fontana 09/04/2009 giorno del venerdì Santo, nel paese si svolgono le processioni a cui partecipano le diverse Congreghe. Uomini incappucciati detti "Pappamusci" girano a coppie per la città, giorno e notte. La sera si svolge la processione dei Misteri dove penitenti scalzi e incappucciati trascinano pesanti travi a croce.
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  • Gallipoli - Processione dei Misteri e della Tomba di Cristo che precede la Pasqua. Nella sacrestia della chiesa sono conservate le statue dei Misteri Dolorosi: esse vengono portate in processione dal tramonto del Venerdì Santo alle prime ore del Sabato Santo. La processione è preceduta dai lampioni e dal suono di alcuni strumenti musicali tradizionali, come la trozzula (uno strumento in legno con battenti metallici), la la tromba ed al tamburo scordato. La Processione dei Misteri e della Tomba di Cristo è una delle processioni più suggestive e coinvolgenti della ritualistica tradizionale, cui partecipa la Confraternita di S. Maria degli Angeli con il simulacro di Maria Santissima Addolorata.<br />
Gallipoli - Procession of the Mysteries and the Tomb of Christ before Easter. In the sacristy of the church there are the statues of the Sorrowful Mysteries: they are carried in procession from sunset Friday to the early hours of Holy Saturday. The procession is preceded by the street lamps and the sound of some traditional musical instruments, such as the trozzula (a wooden instrument with metal doors), the trumpet and the drum tune. The Procession of the Mysteries and the Tomb of Christ is one of the most charming and engaging processions of traditional rituals, involving the Brotherhood of St. Maria degli Angeli with the statue of Our Lady of Sorrows.
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  • Botrugno - Processione dei Misteri - 30 marzo 2013. La processione parte dalla Cappella dell'Assunta, alle spalle della Chiesa Madre, alle 6 del mattino. I fedeli e i membri della Confraternita dell'Assunta accompagnano nelle strade del paese le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata. La processione è preceduta dalla Croce dei Misteri sorretta dai giovani del paese, poi in successione è il turno delle donne del posto (vestite di nero con camicia e guanti bianchi) che sorreggono la statua del Cristo torturato. La processione continua con la statua del Cristo Morto, sorretto dagli uomini del paese vestiti con lo stesso tipo di abbigliamento e infine la statua della Madonna Addolorata che chiude la processione. Alla fine della processione, intorno alle 8, tutte statue vengono riportate nella Cappella dell'Assunta ed esposte per la contemplazione.<br />
Botrugno - The Procession of the Mysteries - March 30, 2013. The procession starts from the Chapel of the Assumption, behind the Cathedral Church at 6 o'clock in the morning. The faithful and members of the Brotherhood of the Assumption accompany in the streets of the statues of the dead Christ and Our Lady of Sorrows. The procession is preceded by the Cross of the Mysteries supported by the youth of the country, then in succession is the turn of the local women (dressed in black shirt and white gloves) that hold the statue of Christ tortured. The procession continues with the statue of the dead Christ, supported by the men of the village dressed with the same kind of clothes and finally the statue of Our Lady of Sorrows, which closes the procession. At the end of the procession, around 8 am, all statues are reported in the Chapel of the Assumption and exposed for contemplation.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Un crocifero ritratto in un momento di pausa.
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  • Noicattaro. Sabato Santo. Processione dei misteri.
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro. Venerdi santo. Processione della "naca".
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Bari. Chiesa Ortodossa. Momento di preghiera.
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  • Bari. Chiesa Ortodossa. Momento di preghiera.
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  • Noicattaro - Giovedi Santo. Commemorazione della Madonna.
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  • Noicattaro - Giovedi Santo. La vestizione.
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro. Sabato Santo. Le consorelle decidono l'ordine di marcia.
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  • crociferi in marcia
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  • Noicattaro. Sabato Santo. Processione dei misteri;
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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